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Dopo aver parlato della Borsa lavoro a Bolzano, oggi vi sveliamo quali sono i Requisiti per lavorare in banca. Per coloro che sognano il posto fisso, il lavoro in banca è sicuramente un' opportunità imperdibile; sono infatti numerose le aziende del settore che in Italia vanno alla ricerca di nuovo personale.

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Fino a qualche decennio fa rappresentava una delle massime aspirazioni per un giovane appena diplomato o laureato, un lavoro in banca, infatti, permetteva di entrare in un'importante realtà, con notevoli opportunità di carriera, uno stipendio considerevole e naturalmente un contratto a tempo indeterminato. Così come altri ambiti e professioni, anche questo ha visto diversi cambiamenti in questi ultimi anni, come ad esempio una maggiore flessibilità contrattuale dei neoassunti, tuttavia non è diminuito il fascino e l'importanza di un lavoro di questo genere.

Al tempo stesso, a differenza di altri settori economici, che spesso possono attraversare crisi finanziarie e quindi subire fallimenti di aziende e relativa disoccupazione dei suoi lavoratori, l'ambito bancario è generalmente solido o comunque poco incline a licenziamenti di consistenti quantità di addetti. Pertanto, una volta entrati in tale realtà professionale, difficilmente se ne esce fuori. Anzi, spesso è il contrario. Infatti, diversi istituti bancari sono molte volte alla ricerca di nuove leve per ampliare il proprio organico ed effettuano pertanto ricerche di risorse.

Tutto ciò naturalmente non vuol dire che l'approdo a questo genere di professione sia facile ed alla portata di tutti. E a questo proposito, è indispensabile il possesso di taluni requisiti. Come vedremo in maniera dettagliata successivamente, alcuni di questi sono connessi alla formazione scolastica o accademica, mentre altri sono di natura personale. Comunque sia, andiamo ad approfondire proprio questo aspetto, magari per coloro che fossero interessati a tentare di avviarsi verso una carriera nel settore bancario.

Solitamente i requisiti richiesti sono: ottime attitudini relazionali; capacità di interagire con il cliente; capacità organizzative.

Profili richiesti per lavorare in banca

Partendo dal presupposto che la banca è un'azienda che prevede diversi ruoli e settori e non tutti rinconducibili strettamente all'ambito economico-finanziario, in generale un percorso universitario corredato da una laurea è il requisito principale richiesto per poter accedere più facilmente a questo genere di lavoro. Detto ciò, in questi ultimi anni, tuttavia, numerose opportunità di stage sono offerte anche neo-diplomati particolarmente brillanti e, per alcuni di questi, tali occasioni si possono poi trasformare in opportunità lavorative più stabili.

Comunque, le lauree più richieste, solitamente, sono quelle di Economia e Commercio, Giurisprudenza e Scienze Politiche. A queste se ne possono aggiungere altre, più specifiche ed inerenti il ramo in cui si deve operare. Se al titolo universitario poi si aggiunge anche un master o un altro attestato post-laurea inerente il settore bancario, magari ottenuti con voti elevati, allora l'ingresso in questa realtà lavorativa potrebbe essere maggiormente facilitato.

Il profilo richiede dalla figura professionale alla quale si aspira. La banca non è composta soltanto da addetti allo sportello, ma l'intera struttura è costituita da numerose professionalità.
Innanzitutto, esiste la sezione Legale e Finanziaria che è il cuore della banca. Può essere divisa a seconda delle varie funzioni, ma in generale si occupa dell'andamento dell'economia della filiale e del controllo sugli investimenti. Sono richieste le lauree in Economia, Giurisprudenza, Economia aziendale a seconda delle funzione.

La sezione dedicata alla Comunicazione è presente nei grandi gruppi, mentre nei più piccoli prende forma nell'Ufficio stampa. Per lavorare in quest'area, occorre avere ottime capacità comunicative ma anche una conoscenza della materia finanziaria degna degli altri colleghi: vengono richiesti report e dossier su argomenti molto tecnici per discutere i quali occorre molta preparazione.

La sezione Risorse Umane e organizzazione si occupa della gestione del personale e delle facilities della banca. Richiede profili competenti in materia con un impianto finanziario.

Come trovare le offerte di lavoro

Diverse sono le modalità attraverso cui cercare un'opportunità di lavoro nel settore bancario. Uno dei più diretti e veloci, è quello di proporsi direttamente agli istituti finanziari, visitando i loro siti aziendali e compilando i form disponibili per inserire un proprio curriculum all'interno. Altro modo è quello di verificare eventuali posizioni aperte o opportunità lavorative presenti in quel momento e candidarsi alla selezione. Ciascun istituto presenta proprie modalità di candidatura e relativi mezzi per partecipare.

  • Unicredit Banca ha una pagina aggiornata sulle figure professionali richieste, anche in base alla zona geografica di riferimento. Nel caso in cui non vi siano posizioni aperte e conformi alla propria esperienza professionale, è possibile inviare il CV per una candidatura spontanea.
  • Monte dei Paschi di Siena oltre alla gestione delle varie funzioni legate alla offerta/richiesta di lavoro, il sito pubblica informazioni in merito ai Master promossi dall'Istituto in collaborazione con L'Università di Siena.
  • Gruppo Generali nel sito viene descritta la strategia aziendale.
  • Intesa Sanpaolo: chi intende valutare le offerte di lavoro, può accedere alla sezione Job Opportunities.
  • Banca Antonveneta nella sua pagina Lavoro e Formazione contiene: le caratteristiche professionali ricercate; l'iter seguito per la selezione del personale; i percorsi di stage.
  • Banca d'Italia – propone tutti i profili richiesti nei più svariati settori operativi (cercatore economico, analista di bilancio, ispettore di vigilanza ecc.); borse di studio e di ricerca.

Si consiglia, inoltre, di controllare periodicamente il web in cerca di annunci: molte banche pubblicano offerte di lavoro nei più grandi siti dedicati al mondo delle offerte e non è mai tempo sprecato navigarli.

La figura del Family Banker

Immagine usata nell'articolo Requisiti per lavorare in banca: ecco di cosa hai bisogno

Si tratta di una professione relativamente nuova che si sta diffondendo soltanto negli ultimi anni. Il family banker non è altro che un professionista che consigli la sua cerchia di clienti in merito agli investimenti sui quali puntare e sul modo migliore di gestire il proprio flusso monetario.

È una figura particolare, a metà fra un impiegato e un libero imprenditore, visto che molto è lasciato alla sua iniziativa personale.
Si tratta di una sfida continua, visto che prevedere l'andamento dell'economia e molto difficile: richiede quindi grandi capacità e soprattutto l'abilità di gestire lo stress.

Per diventare family banker si deve accedere ai grandi gruppi bancari i quali, se il candidato è meritevole, offrono percorsi di formazione intensi e finalizzati all'assunzione.

Nuovo contratto di rinnovo per il lavoro dei bancari

Sono tante le persone alla ricerca di un lavoro ogni giorno; tutti puntano a trovare quello idoneo alle proprie esigenze, alle proprie competenze e affine agli studi effettuati in precedenza. Molti poi cercano il posto fisso e non accettano assolutamente di lavorare in nero, cercando di trovare ed esigendo la stipula di qualunque tipo di contratto di lavoro.

Lavorare in banca è, ad esempio, uno dei desideri di tanti giovani che affacciandosi al mondo del lavoro cercano la sicurezza lavorativa e che si sentono molto vicini al mondo bancario stesso, soprattutto perché si sono svolti degli studi legati al settore.

Il lavoro in banca rappresenta infatti il sogno di tanti giovani sia per il posto d’ufficio che per la remunerazione, più alta rispetto a tante altre tipologie di lavoro, nonostante non si debba occupare per forza un’occupazione di primo piano.

Recentemente è stato modificato e istituito il nuovo contratto lavoro bancari, che presenta numerose novità. Cambia anche il lavoro dei bancari che diventeranno dei consulenti a 360 gradi, capaci quindi di fornire delle consulenze sempre più accurate. Un ruolo diverso dall’operatore che finora abbiamo sempre conosciuto agli sportelli di banca quando avevamo bisogno di informazioni su operazioni finanziarie.

Il nuovo contratto lavoro bancari punta soprattutto a tutelare i propri dipendenti a livello occupazionale e salariale vertendo i cambiamenti sulla flessibilità e liberalizzazione degli orari di lavoro. L'accordo che ha dato il via al nuovo contratto lavoro bancari è stato firmato dall'Abi, dai vari sindacati di categoria e da Dircredito, Fabi, Fiba, Fisac, Sinfub, Ugl Credito, Uilca).

Il nuovo contratto lavoro bancari prevede un aumento di 170 euro a regime per i lavoratori che appartengono alla terza area di quarto livello; fanno eccezione però i conguagli del 2008, 2009, 2010. Previsto inoltro anche l'annullamento relativo agli scatti di anzianità di un anno e mezzo, a partire dal primo gennaio 2013 al primo giugno 2014.

Novità anche sul fronte del TFR e dei suoi accantonamenti e l'accorpamento del Vap (premio di risultato) agli altri incentivi proposti presenti. Il nuovo contratto lavoro bancari introdurrà inoltre il contratto complementare, che prevede un orario di lavoro di 40 ore settimanali invece di 37,5,

C'è poi la stipula di un protocollo che vuole puntare alla realizzazione di Fondo bilaterale per il sostegno dell'occupazione. In questo caso i quadri direttivi e i dirigenti incrementeranno il fondo con una ex festività, mentre i manager contribuiranno con il 4% della retribuzione fissa.

Investiga a fondo le varie modalità contrattuali e dedicati a esaminare questi due aspetti:

Nuovi orari di lavoro per il rinnovo del contratto dei bancari

Il pezzo forte del nuovo contratto lavoro bancari è però legato alla liberalizzazione a agli allungamenti degli orari di lavoro. È previsto l'orario di sportello prolungato 8-22, dal lunedì al venerdì. In merito alla sua applicazione è necessario il confronto negoziale a livello aziendale. In caso di mancati accordi la fascia rimarrà quella 8-20 e l'accordo sindacale obbligatorio per la fascia 20-22. L'orario di lavoro resta inalterato e sarà sempre di 7 ore e 30 minuti. Per quanto riguarda gli stipendi, si prevede un congelamento dei salari anche per il 2014: c’è stata un po’ di polemica tra le parti per come è finita la vicenda ma bisogna considerare alcuni fattori. Il problema lavoro si è fatto sentire anche nelle banche, alcune delle quali hanno registrato pesanti perdite che sono state la causa di molti licenziamenti. Tutto ciò è stato generato da una gestione troppo allegra dei conti che hanno portato la contabilità a livelli molto negativi e una perdita di miliardi di euro.

L’assunzione tramite il contributo dei super manager

Rinnovo per il contratto dei bancari

Attraverso il prelievo del 4% del loro stipendio, si è potuto finanziare un Fondo (il Foc, ossia Fondo nazionale per l’occupazione del a title="Scopri di più sulla figura del mediatore creditizio"""credito) attraverso il quale si è provveduto all’assunzione di oltre ottomila dipendenti nelle banche. Per adesso si sono stabilizzate 6500 persone e per settembre 2014 si attendono altre duemila assunzioni. Questo fondo è stato alimentato anche dal contributo di impiegati, dirigenti e quadri che hanno donato l’equivalente di una loro giornata lavorativa annua.

Il fondo era nato con il rinnovo del contratto del settore bancario del 2012 ma si è sviluppato concretamente solo negli ultimi mesi. E’ una novità importante e anche se bisognerebbe intraprendere un percorso che porti all’assunzione di ventimila persone, questo è un primo passaggio importante perchè la forma di contratto è a tempo indeterminato. All’inizio di questa riforma ci furono delle resistenze ma poi i super manager hanno accettato questo progetto dando via a questo sblocco nel mondo del lavoro bancario che rappresenta una boccata d’ossigeno per chi cerca un’occupazione.

Hanno beneficiato di questo fondo disoccupati fino a 32 anni, disoccupati di lungo periodo, coloro che erano in cassa integrazione o in mobilità e donne residenti nelle zone dove la disoccupazione ha una percentuale molto alta. La speranza è che possa diventare uno strumento definitivo attraverso il quale incentivare sempre di più la pratica delle assunzioni.

Per conoscere meglio il mondo dei contratti lavorativi, prenditi del tempo per esaminare il contratto per cooperative sociali.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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