Logo AreaLavoro

Il 14 agosto 2013 è entrata in vigore la riforma delle professioni introdotta con la Legge 148/2011 e disciplinata dal D.P.R. 137/2012 che rende obbligatoria la stipula di un’assicurazione professionale – per esempio, un’assicurazione professionale per architetti, una per i commercialisti, ingegneri, geometri, psicologi, medici, avvocati, consulenti del lavoro e così via. L’assicurazione protegge il professionista dai rischi legati al normale svolgimento della propria attività. A titolo esemplificativo, si riportano le specifiche riguardanti una RC professionale tipo per architetti e ingegneri.

Menu di navigazione dell'articolo

Assicurazione professionale: che cos’è e come funziona

L’assicurazione professionale è tecnicamente conosciuta come polizza di responsabilità civile professionale

Le categorie coinvolte sono, quindi, non poche e tra queste ci sono ingegneri, architetti, geometri, avvocati, consulenti del lavoro, amministratori di condominio, professionisti del mondo della finanza. La polizza professionale è poi una garanzia importante per chi lavora nel campo sanitario, ovvero medici, infermieri, OSS, dentisti, psicologi e fisioterapisti. Ma facciamo degli esempi concreti per quanto riguarda i danni a persone e/o cose:

  • Crollo di un edificio che causa danni a persone/cose.
  • Errore medico che porta a una conseguenza negativa e permanente per il paziente.
  • Danno psicologico da parte di un addetto del settore medico a un paziente fragile non adeguatamente trattato.

Le situazioni sono molteplici, così come la gravità dell’imprevisto che può capitare, più o meno importante. Il danno di natura patrimoniale può essere, sempre per portare casi dimostrativi, una sanzione in seguito a un errore professionale oppure un ritardo nella consegna del lavoro da parte del professionista con conseguente impatto economico negativo sul cliente.

Questi esempi dimostrano che quanto sia importante l’assicurazione professionale e la sua tutela. Non a caso per le categorie ordinistiche è obbligatoria per legge dal 13 agosto 2013, ovvero tutte quelle professioni che sono iscritte a un Albo. Fanno eccezione i medici che lavorano nel Servizio Pubblico Nazionale e i Giornalisti. 

Tutte le professioni che, dunque, nello svolgimento della propria attività possono potenzialmente provocare un danno materiale o immateriale al cliente sono tenuti alla sottoscrizione di una polizza assicurativa (clicca qui per sapere altro sulle professioni rischiose). Per stabilire il valore economico della copertura occorre rivolgersi alle singole compagnie assicurative che tramite un questionario saranno in grado di stilare il profilo di “rischio” e definire il premio assicurativo in base al tipo di attività svolta, al fatturato del professionista, al massimale, le franchigie, gli scoperti e le garanzie aggiuntive. Come per l’RC Auto è possibile disdire una polizza e siglarne un’altra con un’altra compagnia, ma non è possibile sottrarsi all’obbligo di avere un’assicurazione per lo meno fino a cessata attività.
Tuttavia il costo della polizza relativa all’attività imprenditoriale che si svolge è un costo deducibile.

Il superbonus edilizio

Segnaliamo, infine che la polizza professionale è obbligatoria per i tecnici del superbonus, per i quali è stata disposta secondo precise linee guida da parte del governo. Una tutela in più anche per i cittadini.

L’art. 29 della Legge 234/2021 in manovra di bilancio ha introdotto modifiche sul cosiddetto Superbonus edilizio, introducendo l’asseverazione anche per i bonus ristrutturazioni al 50% e per il bonus facciate, non solo dunque per il 110%. In base alle disposizioni più recenti, i professionisti che effettuano asseverazioni sono obbligati alla stipula di una polizza dedicata, così come avviene per le agevolazioni previsti dal 110%.

Per far fronte alle novità legislative, alcune realtà stanno cercando soluzioni assicurative in convenzione e che coinvolgono anche la figura professionale dell’Architetto. La normativa, infatti, richiede un massimale dedicato alle attività di Asseverazione come indicato. La possibilità di proporre soluzioni di polizze assicurative convenzionate per la copertura di asseverazione permette da un lato di ottemperare alla normativa e dall’altro di contenere e calmierare i premi assicurativi, cercando di evitare, così, ulteriori aggravi sul professionista.

Consigli per scegliere l’assicurazione professionale

La scelta dell’assicurazione professionale è delicata e può richiedere non poco tempo, qualora si decidesse di avere un colloquio con un assicuratore esperto in filiale. Perché allora non approfittare della comodità che offre internet? Si può in questo modo fare una valutazione dal computer o dal cellulare, avendo le informazioni di più compagnie, confrontare preventivi e condizioni. Il tutto risparmiando tempo e persino denaro dal momento che si possono investire minuti preziosi sia per il proprio benessere sia nel lavoro stesso.

Oltre a leggere con attenzione si rivela importante la scelta della compagnia assicurativa. Un soggetto presente sul mercato da molti anni è da considerare di per sé affidabile e quindi più interessante.

Ecco, dunque, alcuni suggerimenti su come scegliere la polizza assicurativa professionale:

  1. Optare per una polizza all risk: le polizze con copertura estesa sono più garantiste rispetto a quelle con rischi “nominati” e si evita di escludere alcune casistiche di danno che possono occorrere indipendentemente dalla professione svolta;
  2. Verificare che la polizza conceda una retroattività illimitata, vale a dire una polizza che copra anche il pregresso dell’attività svolta e che viene concessa sulla base di un’autocertificazione del professionista;
  3. Verificare che siano incluse tutte le casistiche e le tipologie di danni (materiali, immateriali, corporali, patrimoniali, non patrimoniali come i danni morali, biologici, psicologici …);
  4. Controllare le esclusioni previste dalla polizza;
  5. Controllare il massimale di polizza;
  6. Leggere attentamente le modalità di gestione del sinistro e i tempi di denuncia dei sinistri. 
  7. Rivolgersi a intermediari e agenzie assicurative specializzate in rischi professionali e che abbiano proposte di polizze mirate e comprensive dei rischi delle professioni.

Cosa copre una RC professionale generica

Le assicurazioni di Responsabilità Civile Professionale coprono i professionisti iscritti all’albo o all’ardine dai rischi professionali nello svolgimento della professione qualora si provochino danni a terzi. Le compagnie assicurative richiedono un corrispettivo (premio assicurativo) in base al quale possono intervenire a salvaguardia del patrimonio del professionista e per la copertura delle spese di risarcimento.

Ma quali sono gli errori da cui l’assicurato è coperto?:

  • Errori di negligenza quando il professionista non compie doverosamente la propria professione nell’ambito in cui opera;
  • Svolgimento di attività e mansioni vietate o non conformi alla propria professione o per cui non vi è un’adeguata formazione;
  • Errori di imperizia per mancanza di esperienza o di specificità nell’ambito professionale (un cardio-chirurgo che opera in chirurgia estetica senza la dovuta esperienza o competenza).

Ogni compagnia assicurativa redige specifiche diverse in base alla professione e alla tipologia di rischi in cui si può incorrere, per cui è bene che il professionista richieda una polizza specifica per la professione e ne legga attentamente il prospetto informativo. Prima di sottoscrivere una polizza è, inoltre, bene vagliare diversi preventivi; le informazioni fondamentali che servono alla compagnia per formulare un preventivo sono:

  1. L’attività professionale;
  2. Il massimale richiesto, ovvero l’importo massimo che la compagnia è disposta a risarcire in caso di danni;
  3. L’importo del fatturato annuo del professionista al netto dell’IVA;
  4. Gli anni di retroattività, ovvero la possibilità di estendere a ritroso nel tempo l’efficacia del contratto rispetto alla sua data reale di stipula.

Con queste informazioni, la compagnia assicurativa è in grado di formulare una quotazione. Sulla base del confronto di diverse proposte assicurative, si sceglie la compagnia più idonea alle proprie esigenze e si passa alla stipula vera e propria con un approfondimento delle specifiche, delle garanzie e dei rischi.

Come funziona un’assicurazione professionale per architetti e ingegneri

L’assicurazione RC Professionale per architetti deve essere stipulata da ingegneri e architetti che sono iscritti all’albo professionale, che assumono una responsabilità diretta verso terzi e che potrebbero con la loro attività recare danni morali o pregiudizio economico a terzi nella non corretta esecuzione dell’incarico.

La sola iscrizione all’albo non implica l’obbligo di avere un’assicurazione, occorre che la professione venga esercitata effettivamente in forma autonoma e per conto proprio, ovvero che assumono direttamente la responsabilità del lavoro. Chi sono gli architetti e ingegneri tenuti all’obbligo della RC professionale?:

  1. Gli architetti CTU (Consulenti tecnici di Ufficio) ovvero quei professionisti che vengono incaricati dai tribunali nell’ambito di procedure giudiziarie e che – anche in qualità di organi ausiliari del giudice – assumono comunque nei confronti di terzi la responsabilità civile per l’esecuzione corretta dell’incarico.
  2. Gli architetti con partiva IVA, inclusi i collaboratori di studi professionali qualora il rapporto di collaborazione assume forme contrattuali diverse dal lavoro dipendente.
  3. Anche gli architetti che esercitano senza timbro, perché qualsiasi attività si svolga – più o meno riconducibile alla propria professione – determina l’obbligo della copertura assicurativa.

Gli architetti esenti dall’obbligo di assicurazione professionale sono coloro che esercitano alle dipendenze di un datore di lavoro, pubblico o privato, perché l’impegno della copertura è preso dal datore di lavoro. Anche il professionista che svolge un incarico solo ed esclusivamente per conto di una società non è obbligato a sottoscrivere una polizza assicurativa.

Quali sono le coperture specifiche per una RC professionale architetti

Mentre non sono prese in considerazione le richieste di risarcimento per danni dovuti a dolo, omissioni dolose o quando il professionista manifesta la volontà di commettere un illecito. Al di là delle tutele legate alla professione è possibile estendere la copertura agli infortuni e malattia del professionista nel caso non riesca a portare a termine l’attività, la tutela legale in caso di contenziosi per il rimborso delle spese legali e la tutela per la responsabilità solidale qualora il professionista venga chiamato da solo a rispondere dei danni dei suoi collaboratori.

Maggiori sono le garanzie e le tutele richieste, maggiore sarà il premio assicurativo da versare alla compagnia, per questo vi è la possibilità di stipulare particolari assicurazioni professionali in convenzione con la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti – INARCASSA.

Il Consiglio Nazionale degli Architetti ha pubblicato delle linee guida in materia di assicurazione professionale, specificando che il mancato rispetto dell’obbligo di assicurazione per i liberi professionisti esercenti costituisce un illecito disciplinare sottoposto a sanzioni. L’applicazione delle sanzioni è di competenza dell’Ordine Territoriale di appartenenza del professionista.

Come individuare la miglior polizza vita

Una volta esaminate le varie proposte che si possono trovare su Assicurazionivita.net si consiglia di fare diversi preventivi e comparare tra loro i prodotti che risultano più interessanti. 

Ma quali sono i soggetti o i profili cui si consiglia la stipula di un'assicurazione di questo tipo? Come primo soggetto abbiamo le persone giovani che, purtroppo, oggigiorno hanno a che fare con lavoro precario o sottopagato. Una rendita aggiuntiva una volta raggiunta la pensione aiuta queste persone a stare più tranquille. 

Un'altra tipologia di soggetti è rappresentata dai titolari di prestiti o mutui e, in genere, sono proprio gli istituti creditizi a consigliare la sottoscrizione di una polizza vita perché potrebbe succedere che chi ha aperto il mutuo deceda, lasciando così partner e familiari impossibilitati a finir di pagare il prestito.

Anche le persone con un reddito fisso e stabile potrebbero essere interessate alle polizze vita in quanto rappresentano un ottimo investimento finanziario.

Un capofamiglia o un genitore single dovrebbe valutare un investimento di questo tipo perché, oltre alla polizza vita, vi sono molti prodotti assicurativi in grado di garantire un accantonamento di denaro utile in futuro ad acquistare una casa, avviare un'attività o, più semplicemente, sostenere le spese universitarie. Considerando questo, è bene sottoscrivere delle polizze con scadenza temporale fissata o comunque non troppo a lungo termine, per avere a disposizione quel rendimento economico minimo per soddisfare le proprie esigenze o per realizzare i propri sogni. 

Polizza vita: i motivi più validi per cui stipularla subito

Prima di approfondire le ragioni che rendono una polizza vita conveniente sotto diversi punti di vista, cerchiamo di conoscere meglio questo prodotto ed in particolare in cosa consista. Una polizza assicurativa sulla vita (cosí come naturalmente quelle di altro genere) rappresenta un contratto, stipulato tra un contraente ed una societá di assicurazione, attraverso cui, a seguito del pagamento da parte del primo di un premio periodico (quindi di una certa somma di denaro), la seconda garantisce al beneficiario un capitale o un rimborso economico.

Il versamento di questi ultimi avviene in seguito al verificarsi di determinare condizioni, come ad esempio quando l'assicurato eventualmente si trovi in impreviste difficoltá economiche oppure sia scomparso prematuramente o sia stato colpito da grave malattia o invaliditá. Tra quei soggetti che tendono a stipulare in genere questa polizza vita, come vedremo anche in seguito, vi sono coloro che svolgono lavori particolarmente rischiosi. Tuttavia, anche altre tipologie di soggetti possono avere convenienza dalla stipula di questo tipo di assicurazione.

Quest'ultima, poi, puó essere sottoscritta per la propria vita o per quella di terzi. Il premio periodico deve essere pagato dal contraente mensilmente oppure ogni sei mesi o ciascun anno, in base al contratto intercorso tra le parti. Per quanto riguarda invece i costi, questi dipendono da molteplici fattori: dal livello delle tariffe applicate dalle singole compagnie assicuratrici fino alla tipologia di copertura prescelta dal contraente, passando per la probabilitá di rischio che l'evento coperto o assicurato si verifichi (infortunio, invaliditá o morte).

Difatti, la compagnia assicuratrice predispone un questionario da far compilare al soggetto interessato, in cui quest'ultimo deve fornire alla societá una serie di informazioni, importanti per valutare il livello di rischio del soggetto stesso. Tali informazioni vanno dalla professione svolta alle abitudini personali (ad esempio, se si è fumatori oppure si pratichino sport estremi e pericolosi), passando per la situazione sanitaria personale e familiare. Comunque, vediamo quali siano i fattori di cui tener conto per scegliere un'adeguata polizza vita.    

Consigli

Per le persone un po' più avanti con gli anni si consigliano delle polizze long term care, molto utili nel caso in cui si arrivi a perdere l'autosufficienza.

Questi, però, sono solamente alcuni dei tanti profili o soggetti per i quali è davvero utile stipulare una polizza vita. Questo non esclude che, questi soggetti, possano considerare anche altri tipi di assicurazione rispetto a quelle appena suggerite.

Per fare un esempio potremmo pensare alla polizza vita che è vivamente consigliata a chi svolge dei mestieri pericolosi (vigile del fuoco, militare, stunt man e così via), ma potrebbe essere utile anche per le persone giovani che pensano a proteggere ed aiutare i propri cari in caso di decesso.

Anche se nell'immaginario collettivo la polizza vita conviene solo in determinati casi, ciò è un errore che deriva dalla scarsa conoscenza di ciò che le polizze di questo tipo offrono.

Chiaramente, una volta individuata la polizza vita più adatta alle proprie esigenze, si consiglia sempre di leggere con molta attenzione ogni parte del contratto, in particolare le clausole, le esclusioni della copertura e le penali in caso di riscatto anticipato.

Dopo queste riflessioni ciò che si evince è che le assicurazioni vita sono convenienti purché si individui il prodotto adatto per ogni singola persona.

Cosa copre?

Cosa non copre un’assicurazione RC per i professionisti? Il danno dovuto a dolo è fuori dalla copertura di ogni tipo di assicurazione. È importante, infatti, tenere conto di alcuni elementi fondamentali che rendono la polizza più efficace e sicura. Si tratta di specifiche che andrebbero valutare con attenzione al fine di fare le scelta più adeguata in relazione alla tipologia di attività che il professionista svolge.

Per conoscere i tuoi diritti e le tue protezioni lavorative, approfondisci le funzioni dell'ispettorato del lavoro e della direzione provinciale del lavoro.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

Segnalaci un errore, un refuso o un suggerimento per migliorare l'articolo