Le prime informazioni da inserire sono ovviamente quelle relative ai propri dati anagrafici, quindi nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo (basta indicare il domicilio) e recapiti telefonici, indicate sia un numero fisso che quello del cellulare. Inserite sempre il vostro indirizzo e- mail personale e ricordate di creare un account serio e professionale.
Lo stato civile non è importante e quindi potete tranquillamente ometterlo. La nazionalità va inserita e ricordate, se non siete nel vostro Stato di appartenenza, inserite tutti i riferimenti del permesso di soggiorno. Infine inserite una foto in formato tessera, scegliendone una dove si vede bene il volto ed evitate foto in pose poco professionali.
Dopo aver inserito i dati anagrafici in maniera completa potete passare ai dati professionali.
Per quanto riguarda questo genere di dati dovete basarvi molto sul tipo di offerte di lavoro alle quali avete deciso di rispondere, cioè basarvi su cosa viene richiesto ed anche sul genere di curriculum che viene utilizzato. Ad esempio se rispondete ad un annuncio di lavoro senior dovete dedicarvi maggiormente alla descrizione delle vostre esperienze professionali di formazione più che alle scuole frequentate, poiché sarà la parte del vostro curriculum vitae che desterà maggiormente l’attenzione del vostro probabile datore di lavoro o comunque di colui che esaminerà il vostro curriculum.
Ma se in caso contrario, non avete alcuna esperienza lavorativa, o esse non corrispondono a ciò che viene richiesto nell’annuncio, allora dovrete per forza curare la parte dedicata al percorso accademico. Inserite i nomi degli istituti frequentati, la durata dei vostri studi, la loro tipologia e l’anno in cui avete conseguito l’attestato di diploma o di Laurea ed il relativo voto. Potete altresì aggiungere qualche rigo per spiegare l’argomento della vostra Tesi di Laurea e le sue finalità.
La corretta e adeguata compilazione del curriculum vitae, soprattutto ad esempio nei campi relativi alla formazione, può rivelarsi dunque fondamentale ai fini dell'assunzione stessa. Una buona presentazione al proprio eventuale e futuro datore di lavoro attraverso un curriculum vitae dettagliato ed una buona lettera di presentazione è infatti importantissimo.
In alcuni casi la compilazione del curriculum può inoltre avvenire direttamente online; in altre situazioni, soprattutto se si intende trovare lavoro all'estero, è invece necessario il curriculum in lingua e in formato Europeo, per i Paesi facenti parte dell’Unione Europea.
La compilazione del CV necessita di attenzione e dovizia di particolari; va infatti scritto in modo dettagliato e minuzioso, rendendo visibili a chi leggerà lo stesso le proprie competenze. È necessario inoltre far trapelare la voglia di essere assunti proprio il lavoro per il quale si sta affrontando il colloquio. Ecco perché molto spesso sarebbe bene, prima di compilare in Curriculum stesso, acquistare e munirsi di Guide CV dettagliate. Un libro molto interessante e utile in tal senso è “Come preparare il curriculum vincente” scritto da Alessandro Amadori.
La domanda è assolutamente legittima: chiunque, davanti al foglio bianco da compilare, ha sempre (numerosi) attimi d’incertezza.
La difficoltà sta nell’anticipare le domande dell’esaminatore e poter offrire una risposta chiara e precisa che ne catturi l’attenzione.
Si tratta dei cosiddetti “dati anagrafici”. Soprattutto ciò che riguarda i contatti deve essere collocato nella prima sezione del curriculum e ripetuto nella lettera di presentazione.
Subito dopo è necessario inserire le esperienze lavorative e non la formazione: oggi le aziende guardano più quello che il candidato ha fatto – e quindi è oggi in grado di fare – piuttosto che il suo percorso accademico, come molte guide on line su come fare un curriculum spiegano.
Fondamentale è indicare le esperienze lavorative dalla più recente alla più lontana nel tempo. Questo vale anche per la sezione della formazione: difficilmente un esaminatore presterà molta importanza a quello che si è fatto dieci anni fa.
Quindi, i dati necessari sono: data dell’esperienza lavorativa, nome dell’impresa, eventuale contatto di riferimento, attività svolte, skill apprese.
Nel redigere un curriculum occorre il giusto equilibrio fra attenzione al dettaglio e prolissità: ad esempio, nella sezione “attività svolte” è certamente utile essere piuttosto precisi nello stilare l’elenco, ma è anche opportuno evitare di elencare attività come “fare fotocopie” o “effettuare chiamate al fornitore”; meglio un generico “attività di segreteria e contatto coi fornitori”.
Per quanto riguarda il percorso accademico, valgono le stesse raccomandazioni precedenti: meglio essere esaustivi ma limitarsi sempre un po’. Quello che è importante inserire sono le competenze concrete acquisite – come “scrittura per il web” oppure “conoscenza di procedura civile” – ed eventuali stage effettuati all’interno di strutture universitarie.
È molto utile, ancora, inserire informazioni sulla tesi (argomento, materia, voto) ed è ragionevole aspettarsi qualche domanda a riguardo.
Per il resto della formazione è sufficiente il tipo di scuola superiore e l’anno di diploma.
Non è così, invece, per la formazione post-universitaria: questa godrà di una sezione a parte e si suggerisce di darvi molto peso se è inerente all’annuncio per il quale si scrive.
Solitamente questa sezione è divisa in competenze informatiche, linguistiche e generiche.
Le competenze informatiche devono essere elencate con grande attenzione. In tutti i curriculum è consigliato indicare il livello di capacità raggiunto in ogni singola voce (che sia l’uso della suite Office oppure Autocad).
Lo stesso per quello che riguarda le lingue, anche se in questo caso è opportuno scindere la valutazione in Parlato e Scritto ed è consigliabile indicare se si è in grado di parlare un linguaggio tecnico in un’altra lingua (l’inglese medico, ad esempio).
Nell’ultima categoria rientrano le skill relazionali, organizzative, d’ascolto, di scrittura e così via, ovvero tutte quelle capacità che possono essere utili nel campo lavorativo ma non sono propriamente tecniche. Le più comuni, oltre quelle elencate, sono problem solving, ascolto, lavoro per obiettivi, lavoro di squadra, lavoro autonomo.
La sezione del curriculum destinata ai propri hobby e interessi è di certo meno importante rispetto ad altre, ma comunque necessaria a fornire un quadro più completo del candidato.
Gli hobby nel cv, corrispondono ad una sezione utilizzata come argomento-spunto da approfondire in fase di colloquio. Le informazioni contenute in questa sezione sono di solito approfondite durante il colloquio motivazionale per comprendere alcuni aspetti caratteriali che possono dare un valore aggiunto al proprio profilo e renderlo più in linea con la posizione ricercata.
Soprattutto per i più giovani, tale argomento può costituire un occasione di dialogo in cui il reclutatore non si limita a prender nota degli interessi personali, ma si incuriosisce sul carattere e la personalità del candidato.
Nella sezione del cv, hobby e interessi personali, si possono menzionare gli sport praticati o i propri interessi al fine di raccontare alcune caratteristiche principali. In tal caso, durante il colloquio motivazionale, il candidato può far emergere la propria chiave di lettura. Ad esempio: pratico uno sport di squadra quindi sono abituato al lavoro di gruppo per raggiungere un interesse comune.
Dopo gli hobby, il cv deve essere concluso con la liberatoria sulla privacy e gli eventuali allegati al cv.
Se vuoi, in alternativa al fai da te, puoi affidarti ad aziende che si occupano di revisione curriculum in maniera professionale o acquistare delle guide che, in maniera guidata, ti illustrano nel dettaglio come procedere nella compilazione di un Cv di successo. Noi di AreaLavoro abbiamo creato un pratico eBook per guidarti in questa sfida: si tratta dell'eBook "Come scrivere un Curriculum".
Dopo aver inserito tutte le informazioni nel proprio curriculum è necessario apporre la dichiarazione liberatoria e firmare e datare il cv.
Laddove possibile, come nel caso di curriculum inviati via posta o fax, è bene apporre la propria firma dopo la dichiarazione liberatoria.
Riportare la dichiarazione liberatoria nel proprio Curriculum vitae è importantissimo; vi è il rischio, infatti, che l'azienda selezionatrice sia obbligata a scartare il curriculum poiché non autorizzata trattare i dati, dal momento che il documento risulta privo di un esplicito consenso.
Ci sono alcune leggi e articoli della Costituzione italiana che sono nati appositamente per definire e regolamentare il lavoro nel nostro Paese. La Legge 30 ad esempio e l'articolo 18 sono solo alcune delle legislazioni emesse a livello lavorativo.
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