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Il calcolo della busta paga è un prospetto economico che il datore di lavoro si preoccupa di fornire al proprio dipendente e che comprende l’importo al netto, percepito in un determinato periodo di lavoro.

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Tutti i lavoratori che hanno una busta paga, si trovano davanti così tante voci delle quali molte volte non conoscono il significato, ma che potrebbe essere utile capire, cosicchè i lavoratori verifichino se sono state rispettate tutte le retribuzioni contrattuali, giorni di lavoro effettuati, trattenute e ritenute, detrazioni e assegni familiari.

Come è composta la busta paga

Le buste paga devono essere firmate o timbrate dal datore di lavoro che di volta in volta adotterà un particolare modello per la busta paga, anche se in linea di massima, questa deve comprendere:

  • Dati anagrafici del lavoratore ed il tipo di lavoro da svolgere
  • Il lasso di tempo a cui si riferisce la retribuzione
  • Gli eventuali assegni del nucleo familiare
  • Elementi che vanno a comporre la retribuzione
  • Trattenute fiscali e previdenziali 

Per il calcolo della busta paga si deve considerare che ci sono degli elementi fissi (come gli scatti d’anzianità), e altri elementi variabili (per esempio straordinari o indennità varie, gli assegni per il nucleo famigliare e valori convenzionali), e che ognuna comprende “testata”, “corpo” e “piede”.

Calcolo della busta paga online

Quando il conteggio “manuale” risulta difficoltoso e fà andare in confusione, ci viene in aiuto il web grazie a dei software che consentono di calcolare i cedolini paga a seconda dello stipendio annuo lordo e dei dati dei dipendenti: così si avrà il netto dello stipendio senza imposte e trattenute in busta paga.

Altri software verificano con maggiore precisione (riferendosi al contratto collettivo di appartenenza), tutti i componenti della retribuzione, le detrazioni, gli assegni familiari e le imposte applicate. Puoi effettuare la ricerca per singolo codice tributo se vuoi conoscere maggiori dettagli sulle imposte da pagare.

Esempi di software per il calcolo della busta paga

Ad esempio su qualche sito web per il calcolo della busta paga vengono presi in considerazione nove metodi on line per calcolare in maniera semplice e autonoma la propria busta paga: la maggior parte sono fogli in Excel che è uno dei metodi più utilizzati in questo settore.

Su globallab, sito specializzato negli strumenti di calcolo della busta paga a sfondo finanziario e retribuzione, forse troviamo il miglior software di calcolo della busta paga on line. Il software che calcola la busta paga si attiene alla finanziaria aggiornata al 2011 2012. 

Calcoli con il palmare 

E se si volesse calcolare la busta paga dal proprio palmare, esiste anche un’applicazione compatibile con iPhone, iPod touch e iPad. Richiede iOS 3.0 o successive, ed disponibile in App store: si chiama “Controllo e Calcolo della Busta Paga – Calcolo Costo del Lavoro”, ed è uno strumento di controllo utile al lavoratore, ma anche al datore di lavoro poiché permette il calcolo della busta paga e del costo del lavoro, che aiuta, inserendo determinati parametri, a valutare il costo del lavoro fatto da terze persone (ad esempio gli operai e gli impiegati) e la funzione Calcolo costo collaboratori, con la quale si vaglia il costo di eventuali associati e collaboratori aziendali.

Internet, web e busta paga elettronica

Cedolino e riepilogo dello stipendio danno l'addio alla versione cartacea anche nel settore del lavoro privato: a seguito di un’istanza di interpello presentata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, la Direzione generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dà il suo benestare al calcolo della busta paga totalmente elettronica con una risposta a firma del dott. Paolo Pennisi.

C’è da ricordare che nelle Amministrazioni Pubbliche le modalità di trasmissione per via telematica del prospetto di paga risultano da anni ampiamente utilizzate, in quanto già il D.Lgs. n. 82/2005 (c.d. Codice dell’Amministrazione Digitale) prevedeva la rinuncia al materiale cartaceo.

Calcolo della busta paga

Per analogia, si è dunque ritenuta corretta la possibilità di assolvere per via telematica alle prescrizioni degli articoli. 1 e 3 della Legge n. 4/1953, che prevedono l’obbligo per il datore di lavoro di fornire il prospetto paga insieme alla retribuzione, per garantire la possibilità di controllare immediato. La retribuzione del salario in forma telematica è stata ampliata anche ai dipendenti privati: infatti dapprima era destinata solo per quelli pubblici salvo poi estendersi a tutte le tipologie di dipendenti.
Queste norme peraltro non contengono un esplicito richiamo alla forma cartacea, in quanto all’epoca, ovviamente, non si prevedevano alternative.

Oggi la genericità dell'indicazione lascia spazio anche da parte di un datore di lavoro privato al calcolo della busta paga elettronica, che verrà conservata all’interno di un’area riservata da creare nel sito web aziendale. L’accesso sarà consentito al personale attraverso una password individuale, nel rispetto delle regole in materia di protezione dei dati personali.
L'azienda dovrà inoltre prevedere "l'utilizzabilita' di una postazione internet dotata di stampante e l'assegnazione di apposita password o codice segreto personale".

Digitalizzazione dei servizi

Il poderoso sviluppo che ha avuto Internet negli ultimi dieci anni ha rivoluzionato il sistema di vita e le abitudini degli italiani, accentuate ancora di più dagli smartphone. Rimanendo in questo tema, la digitalizzazione del mondo informatico permette una drastica riduzione dei costi e un aumento nella velocità nelle trasmissioni delle comunicazione, tramite appunto l’utilizzo delle email. Grazie a Internet infatti si possono ridurre le spese riguardanti per esempio il troppo uso di carta della burocrazia italiana e inoltre tutta una serie di servizi del terziario o degli uffici statali/comunali permettono ai cittadini un risparmio sul tempo e sul denaro. In questo discorso rientra quindi anche la retribuzione del salario tramite Internet: gli ultimi smartphone usciti inoltre permettono di fare anche operazioni bancarie attraverso il proprio telefono, un’agevolazione unica per l’utente. Ormai è un dato di fatto: rispetto a dieci anni fa, in tutti gli ambiti del vivere, dal lavoro al quotidiano, la vita delle persone è stata completamente sconvolta dalle innovazioni tecnologiche.

Dalla busta-paga alla email: abbiamo sempre bisogno di manualità per il calcolo che ci attende

La risposta ministeriale spiega infine che la busta paga elettronica potrà essere consegnata, oltre che mediante l’utilizzo della posta elettronica certificata (PEC), anche con posta elettronica non certificata. Ciò a condizione che venga garantita ai dipendenti la possibilità di entrare sulla disponibilità del prospetto e di “materializzarlo”, ovvero di stamparlo, sul posto di lavoro e non soltanto a casa propria, dato che non tutti gli italiani hanno un computer.

In ogni caso, per garantire una verifica immediata da parte dei lavoratori o anche eventuali accertamenti da parte degli organi di vigilanza, risulta necessario che ci sia una traccia della collocazione mensile dei prospetti nello stesso sito sia pure a distanza di tempo.

I problemi sui salari

I problemi nascono non tanto dal servizio elettronico destinato alla retribuzione dello stipendio quanto dal ritardo dei pagamenti. Spesso infatti i dipendenti sono costretti a dover aspettare oltre il termine mensile stabilito perchè le aziende in quel determinato momento non possono pagare il salario. Ne consegue uno slittamento che non agevola di certo il dipendente che ha delle scadenze da dover rispettare, come può esserlo il mutuo di casa, una rata per una macchina o un elettrodomestico o spese varie per figli a carico. Purtroppo questo è un problema che sta interessando sempre più lavoratori, a testimonianza di una situazione non floridissima nel campo occupazionale. Altra considerazione infine bisogna fare sui salari accessori, termine di voga a Roma: i dipendenti comunali sono in trattativa con il Campidoglio per quanto riguarda la parte variabile dello stipendio, che il sindaco Marino vuole ancorare a un maggior rendimento della produttività, evitando gli indennizzi a pioggia.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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