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Dopo aver pubblicato un articolo sulla buonuscita dopo il licenziamento, oggi cambiamo argomento.

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Oggi parliamo dei Livelli contrattuali del settore metalmeccanico. Per assumere un lavoratore le suddette imprese devono rispettare quanto stabilito dalla legge e dal CCNL Metalmeccanici.

Il CCNL Metalmeccanici interessa principalmente i lavoratori che svolgono le loro prestazione in aziende dei seguenti settori:

  1. stabilimenti che si occupano della lavorazione del metallo (acciaio incluso),
  2. stabilimenti che trattano la produzione di macchinari, impianti o utensili
  3. unità di produzione e costruzione di navi, treni, aerei o automobili

In breve, questi possono essere considerati gli ambiti dell'industria metalmeccanica.

Se vuoi andare in profondità rispetto ad alcuni argomenti relative ai contratti, leggi il nostro articolo sul lavoro a intermittenza.

Le assunzioni devono tener conto del CCNL

Per assumere un lavoratore le suddette imprese devono rispettare quanto stabilito dalla legge e dal CCNL Metalmeccanici. Nel contratto del lavoratore Metalmeccanico devono essere inclusi:

  • tipo di contratto di lavoro,
  • data di inizio del contratto e, in caso di collaborazione a tempo determinato, data di scioglimento del rapporto di lavoro,
  • luogo (città) in cui si svolgerà il rapporto di lavoro,
  • ruolo, mansione, qualifica e retribuzione del lavoratore,
  • specifica del numero di matricola,
  • durata del periodo di prova, se previsto,
  • menzione del rispetto del CCNL Metalmeccanici e delle norme di riferimento

Il contrato in forma scritta

Il contratto nazionale metalmeccanici deve essere redatto in forma scritta e può anche contenere eventuali altri accordi presi dalle parti. Il CCNL Metalmeccanici prevede 9 livelli professionali/retributivi. A ciascun livello corrisponde un importo base salariale, ciò non include però il beneficio di altri trattamenti economici quali TFR, aumenti per anzianità, ecc…

Per avere ulteriori informazioni sul CCNL Metalmeccanici, segnaliamo:

Metalmeccanici.org: Un sito che vuole essere uno strumento di lavoro e di scambio fra gli iscritti alla FIM di Milano. In particolare gli Operatori hanno a disposizione una loro area di comunicazione "filo diretto con..." in cui potranno scrivere comunicati e mettere a disposizione materiale per i loro iscritti. Per poter accedere alle aree riservate occorre registrarsi.

  • Associazione Alar Sul portale dell’Associazione Lavoratori Artigiani e Piccole e Medie Imprese Riuniti è possibile visualizzare Testi integrali dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro sottoscritti.
  • contrattometalmeccanici.it In questo portale in home page ci sono gli aumenti contrattuali relativi al periodo 2013-2015 per tutte le categorie elencate. Sotto la tabella con questi dati vengono elencate tutte le altre informazioni divise per sezioni: “Sistema di relazioni sindacali”, “Diritti sindacali”, “Sistema di regole contrattuali”, “Disciplina del rapporto individuale di lavoro”, “Contratto nazionale per la disciplina dell’apprendistato professionalizzante nell’industria metalmeccanica e nell’installazione di impianti”. Ogni sezione contiene al suo interno sottoparagrafi con gli articoli legati al capitolo di appartenenza.
    Federmeccanica.it Anche su questo sito è possibile controllare e verificare le notizie relative ai contratti nazionali con una sezione apposita dedicata a questo capitolo. E’ presente anche un form dei contatti con indirizzo e numero di telefono delle sedi (Roma e Milano) per chiamare direttamente l’associazione per richiesta di informazioni o dubbi.

Per coloro che vogliono saperne di più sui contratti di lavoro, è possibile scoprire ulteriori dettagli riguardanti il contratto per cooperative sociali.

Un settore fondamentale per l’Italia

Questo settore rappresenta un asse fondamentale per la crescita e lo sviluppo dell’Italia. Sono proprio le ultime cifre pubblicate a far emergere l’importanza della metalmeccanica nel Bel Paese: essa infatti rappresenta l’8% del PIL (Prodotto Interno Lordo), il 50% delle esportazioni deriva dai prodotti relativi a questo settore industriale che equivale al 40% dell’intero reparto. Tradotto in euro, si parla di 30 miliardi di attivo sulla bilancia dello Stato.

Chiaro che queste cifre stanno a significare solo una cosa: quest’industria è il cuore dell’economia italiana e come tale deve essere tutelata per far ripartire la crescita della Penisola. Soprattutto le esportazioni stanno registrando in questo 2014 dati molto positivi: il mercato verso la Germania è aumentato del 4.8%, verso la Cina invece quasi il quadruplo (+18%) e verso gli Stati Uniti circa il doppio (+9.5%).

Ma purtroppo, insieme a questi dati positivi, ci sono contrapposti quelli altrettanto negativi, relativi all’occupazione. Per il 2014 infatti è prevista ancora una riduzione dei posti di lavoro, dell’1% in meno rispetto all’anno precedente. Dall’inizio della crisi che ha colpito il mondo e in particolare alcuni Stati europei, sono andati in fumo oltre 200 mila posti di lavoro, con ricadute allarmanti su occupazioni, licenziamenti, tenore di vita, consumi e possibilità di andare avanti.

I livelli

Il Contratto dei metalmeccanici prevede determinati livelli retributivi; la retribuzione mensile per livello del CCNl metalmeccanici, con i suoi minimi tabellari, in vigore dal primo gennaio 2011 è:

  • 1° livello 1179,98
  • 2° livello 1296,48
  • 3° livello 1429,94
  • 4 ° livello 1489,99
  • 5° livello 1592,56
  • Livello superiore 1701,82
  • 6° livello 1826,39
  • 7° livello 1983,08

Diamo uno sguardo più approfondito alcuni elementi di questo contratto. I livelli del contratto metalmeccanici, in base alla suddivisione legata al tipo di lavoro svolta prevede nove categorie.

Per avere un'idea chiara delle diverse forme di contratto di lavoro adottate in Italia, ti invito a leggere questi articoli approfonditi sul Jobs Act di Renzi e sui livelli del contratto per i chimici.

Lavoratori qualificati: cosa significa questa accezione?

meccanico

Il terzo dei livelli del contratto metalmeccanici è quello dei lavoratori qualificati e con specifica preparazione di natura tecnica e pratica.

Il quinto dei livelli di contratto metalmeccanici raggruppa i lavoratori che hanno ulteriori competenze rispetto a quelli di quarta categoria. La sestacategoria comprende invece i lavoratori tecnici e amministrativi che svolgono funzioni direttive con specifiche e importanti capacità professionali; essi hanno altresì potere decisionale e di autonomia.

Metalmeccanici specializzati: come si arriva a questo livello?

Nell'ambito del contratto collettivo di lavoro per i metalmeccanici, i livelli di classificazione indicano le diverse posizioni lavorative in base a responsabilità, competenze, esperienza e formazione. I livelli più alti implicano generalmente maggiore esperienza, competenze tecniche specializzate e responsabilità di gestione.

Il settimo livello del contratto metalmeccanici è riservato a quei lavoratori che dimostrano un'alta specializzazione. Questi lavoratori sono responsabili per il funzionamento di macchine complesse, la gestione di progetti o l'indirizzo di team di lavoro. Essi hanno competenze tecniche avanzate e sono in grado di risolvere problemi complessi. Queste competenze sono essenziali per il successo dell'azienda, in quanto contribuiscono direttamente allo sviluppo e alla realizzazione degli obiettivi aziendali.

I lavoratori che ricoprono ruoli di ottavo e nono livello nel contratto metalmeccanico sono generalmente quelli con il più alto grado di competenza. Questi possono includere manager, direttori, o specialisti tecnici di alto livello. Essi hanno la capacità diretta di influenzare la direzione dell'azienda, prendere decisioni che riguardano la strategia e la gestione, e guidare e motivare il personale. Sono responsabili dell'indirizzo strategico dell'azienda e della supervisione dei processi chiave.

Questi ruoli richiedono un elevato livello di competenza, oltre a un forte impegno e una dedizione al lavoro. Inoltre, è richiesto un alto grado di capacità decisionale, in quanto queste posizioni spesso comportano la responsabilità di prendere decisioni importanti che possono influenzare l'intera azienda.

In conclusione, i livelli più alti del contratto metalmeccanico prevedono ruoli che richiedono una profonda comprensione del settore, un'ampia gamma di competenze tecniche e gestionali, e la capacità di guidare e influenzare la direzione dell'azienda.

I dati sul settore

L’industria della metalmeccanica in Italia ha una particolare importanza, visto che è stata definita dagli addetti ai lavori il cuore pulsante dell’economia del nostro Paese con la sua incidenza dell’8% sul PIL (Prodotto Interno Lordo). Proprio in virtù di questo dato, la Confindustria di Padova chiede interventi e misure urgenti al Governo, come la detassazione del salario produttivo, più risorse per i settori pubblici e privati e contratti flessibili. Queste misure servirebbero e trovare la competitività perduta e riprendere un cammino di rinascita, ad oggi troppo lento. L’industria metalmeccanica vanta numeri considerevoli come il 40% del PIL dell’industria e i 30 miliardi di attivo relativo alla bilancia commerciale, il che fanno di questo comparto un simbolo da tutelare e incentivare nel futuro.

I dati occupazionali

Immagine usata per illustrare l'articolo I livelli del contratto dei metalmeccanici

Ma c’è d’aggiungere altro: basta digitare sui motori di ricerca la parola “crisi” associata a questo settore produttivo che si trovano notizie di licenziamenti, messa in mobilità e posti andati in fumo in tante province d’Italia. Per citare alcuni fatti, a Ravenna dal 2008 ad oggi, quindi in sei anni, sono stati bruciati 1500 posti di lavoro, la Provincia di Savona è stata duramente colpita dalla crisi economica e i sindacati sono pronti per un grande raduno a Roma per spiegare le proprie ragioni al Governo e alle istituzioni. Le cifre negative vengono confermate da Federmeccanica che traccia un bilancio alquanto allarmante su questo settore. La stagnazione, come spiega Federmeccanica, non cessa di smettere e non si intravedono all’orizzonte segni positivi che possano far superare questo momento difficile.

Rispetto al periodo prima della crisi, si sono persi 31 punti su base percentuale con il 18% in meno della ricchezza che è stata prodotta. I motivi di questo declino sono la debolezza della domanda interna e l’insopportabile carico fiscale legato alle tasse da pagare. Da ciò ne consegue un calo dell’occupazione con l’1% in meno rispetto al 2013 con un trend che purtroppo non invertirà la tendenza nei prossimi mesi del 2014. Dall’inizio della crisi strutturale, sono stati persi quasi 250 mila posti di lavoro. Una voragine enorme, che l’Italia non si può più permettere.
Nonostante tutto, il vice Presidente di Federmeccanica scorge segnali positivi, come l’aumento delle esportazioni verso la Germania ma sostiene serve unità di intenti con le istituzioni e soprattutto con le banche che non versano liquidità.

CCNL dirigenti: conosci le norme e i livelli connessi a questo contratto?

Oggi vi presentiamo un approfondimento dedicato al CCNL dei dirigenti. Il lavoro dei dirigenti è connesso al ruolo manageriale dell'azienda. Equivale al ruolo di subordinazione diretto all'imprenditore. Tale lavoro può essere svolto nel settore pubblico e privato. Il CCi, all'art. 2095, include questo lavoro nella categoria dei lavoratori subordinati. La contrattazione collettiva nazionale disciplina il lavoro di dirigente; è pur vero che non sempre risulta semplice stabilire la figura dirigenziale e separarla nettamente con quella dei quadri aziendali.

La normativa italiana tutela in negativo poiché mancano per tale impiego le norme in materia di: orario di lavoro, contrattazione a tempo determinato e co.co.pro e le tutele per il licenziamento. Infatti, sia la legge 604/1966 che lo Statuto dei lavoratori non prevedono la tutela del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo per i dirigenti.

Le funzioni delle figure dirigenziali nell'ambito statale sono di due tipi:

  • cui è attribuita la responsabilità di direzione di un ufficio dirigenziale generale;
  • cui è attribuita la responsabilità di direzione di un ufficio dirigenziale non generale.

Amplia le tue competenze riguardanti i contratti di lavoro e dedicati ad approfondire questi due punti:

I concorsi

Come si diceva, per lavorare come dirigente nel settore pubblico occorre superare un concorso. Le modalità sono quasi sempre standard: preselezione, esame scritto, prova orale. Le differenze sono nelle materie. Sicuramente sono presenti argomento di diritto, soprattutto amministrativo ma anche relativo alla sicurezza sul lavoro, ai contratti nazionali, alla materie – più genericamente – dedicate al lavoro.

In secondo luogo, sono richieste competenze specifiche che variano a seconda del tipo di lavoro. I concorsi di questo tipo possono essere dedicati ai dirigenti scolastici, dirigenti di aziende sanitarie o pubbliche amministrazioni.

È giusto sottolineare come il percorso sia lungo e complesso. Possono passare anche molti mesi dall'inizio delle prova al termine delle stesse e la concorrenza è davvero importante. In ogni caso, un requisito fondamentale è l'esperienza del settore. Anche se questa non è stata conseguita come manager, sicuramente conoscere l'ambiente della scuola o della sanità permetterà di sostenere le varie prove con maggiori competenze.

Uno dei lavori molto ambito è sicuramente quello del dirigente che svolge un ruolo importante e di controllo all'interno di un'impresa. Il dirigente infatti incarna un ruolo davvero importante all'interno di un'azienda, perché è lui ad avere potere decisionale, di coordinamento, di responsabilità e di controllo.

Il dirigente è una figura minore rispetto al proprietario, datore di lavoro e imprenditore dell'azienda; viene infatti considerato lavoratore subordinato, ma riveste comunque un ruolo di prestigio all'interno della stessa. Come per tutte le categorie lavorative presenti in Italia, al fine di garantire l'attività stessa, anche i dirigenti hanno il loro contratto collettivo nazionale del lavoro. Contratto che è stato rinnovato negli ultimi non senza alcuna difficoltà, visto il momento attuale che sta vivendo il Paese Italiano.

Le norme che regolano il ccnl dirigenti (2015 art 13)

Il contratto collettivo nazionale dei dirigenti è volto dunque a disciplinare e tutelare questa figura professionale definendo tutto quello che concerne tale attività lavorativa. In realtà lo Stato italiano non definisce però bene le dinamiche legate alla tutela in caso licenziamenti, agli orari di lavoro o ai contratti specifici come i co.co.pro.

Per comprendere meglio la salvaguardia del lavoratore, esplora il lavoro svolto dall'ispettorato del lavoro.

Il rinnovo del contratto

L'ultimo rinnovo del ccnl dirigenti è stata effettuata il 29 febbraio 2012 dall'ABI, DICREDITO -FB, SINFUB e per adesione FABI, FIBA.CISL, FISAC.CGIL, UGL CREDITO, UILCA. Il rinnovo è stato effettuato in seguito alla decorrenza del precedente ccnl del 10 gennaio 2008.

Il rinnovo contiene le procedure stesse per il rinnovo contrattuale e tratta dei permessi retribuiti, ex festività e di come essi devono essere concessi. Il rinnovo del ccnl dirigenti prevede altresì informazioni relative alla retribuzione, alle indennità di vacanza e tutto quello concerne i contenuti dei precedenti ccnl legati a salari, pensione, contratti ecc.

Aggiornamento 2014 (per i servizi pubblici)

Per quanto riguarda dirigenti e quadri delle piccole e medie aziende che producono i cosiddetti beni di servizi, è stato rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro lo scorso 31 gennaio, con termine di validità fino al 31 dicembre 2016. Al momento della stipula non sono stati previsti aumenti di stipendi per quanto riguarda la parte minima. Sono state invece apportate modifiche sulla parte variabile legati alla produttività nell’ottica di un sistema di gestione più al passo con i tempi e che premia i risultati ottenuti sul posto di lavoro. Si è intervenuto inoltre sulla rescissione dei rapporti di lavoro dando più risalto ed importanza alla figura del Quadro Superiore, un ruolo a metà tra dirigente e quadro. Questa figura ha all’interno dell’organigramma una grande responsabilità e gli permette di accumulare un’enorme esperienza a livello personale e di azienda.

La situazione generale (vale per i dirigenti agricoli e per quelli di banca)

Non è un periodo floridissimo per i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. La crisi economica ancora imperversa e non si conosce la data di fine di questa stagnazione attuale. I CCNL si dividono in diversi ruoli a seconda dei lavori e in questo momento ci sono diverse trattative in atto legati al settore della banca, marittimo, al trasporto aereo e alle cooperative. E’ stato raggiunto invece l’accordo per il comparto grafico editoriale. Una buona notizia visto che in quest’ultimo ambito la produzione negli ultimi anni è calata in una percentuale variabile tra il 25% e il 40% a causa delle recenti innovazioni tecnologiche. Secondo gli accordi che saranno ratificati nei prossimi giorni, sono previsti aumenti a livello B3 di circa 45 euro con bonus una tantum di 90 euro. Il blocco dei contratti nella Pubblica Amministrazione è un tema abbastanza caldo in questi mesi, visto che non ci sono le risorse necessarie per aumentare gli stipendi fermi da diversi anni. Le forze dell’ordine, dopo una violenta protesta, sono riusciti a far rivalere i propri diritti, con lo stanziamento di circa 1 miliardo di euro nell’ultima Legge di Stabilità, con questi soldi che andranno a coprire gli scatti di carriera.

Se vuoi approfondire l'argomento salari leggi il nostro approfondimento "stipendi PA"

I compiti del manager nell'era del digitale

Essere manager vuol dire prendere delle decisioni volte al raggiungimento di determinati obiettivi attraverso delle azioni, delle soluzioni che portino un miglioramento e mettere in atto le politiche aziendali. Ne consegue che quello del manager non è un lavoro affatto semplice. Il manager dell'era digitale va al di là della mera esecuzione di una serie di compiti. Egli deve incarnare gli obiettivi dell'azienda per la quale lavora e trovare le soluzioni migliori per raggiungere detti obiettivi.

Nella gestione delle informazioni, delle azioni da intraprendere, del raggiungimento degli obiettivi, il manager ha anche a che fare con la gestione della posta elettronica certificata. Ed in questo senso, software gestionali come PEC-Manager si rivelano un formidabile braccio destro. Per il raggiungimento degli obiettivi il manager è spesso portatore di innovazione e cambiamenti all'interno dell'azienda. Cambiamenti che mirano alla gestione ottimizzata del tempo, ed un esempio è proprio la digitalizzazione dei processi aziendali. 

PEC-Manager: come gestire la posta elettronica certificata

Le Pec aziendali vengono spesso gestite secondo diverse modalità: webmail, condivisione di credenziali di accesso tra utenti diversi (il che rappresenta un rischio in termini di sicurezza e privacy) e client di posta elettronica. Con PEC-Manager è possibile configurare le diverse caselle di posta certificata in un ambiente unico accessibile con credenziali personali e creare gruppi di lavoro. 

Ogni gruppo di lavoro avrà poi un suo bacino di utenti che potranno lavorare in sinergia, ma senza rinunciare al controllo di ciò che avviene. Il software crea in modo intelligente dei fascicoli di lavoro nei quali vengono a loro volta organizzate le PEC del fascicolo specifico insieme alle ricevute di consegna. PEC-Manager può essere configurato insieme a My-Archive per acquisire messaggi ed allegati in maniera automatica.

My-Archive: digitalizzazione dei documenti aziendali

My-Archive riesce a creare, senza rinunciare alla flessibilità, degli archivi strutturati per ogni reparto presente in azienda e per ogni tipo di documento.  Il vantaggio principale del software My-Archive è la possibilità di condividere poiché permette di creare degli archivi personalizzati, di inserire delle note da condividere, inviare documenti e creare diversi livelli di permessi per l'entrata nell'archivio digitale. Ed il tutto senza rinunciare alla sicurezza delle informazioni che ci si aspetta in azienda. Il gruppo CMT offre una serie di soluzioni vantaggiose che ogni manager dovrebbe avere in azienda per la digitalizzazione documentale e dei processi. Non resta quindi che scegliere il prodotto migliore per l'azienda specifica.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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