Avviare un'attività come libero professionista rappresenta una scelta importante che richiede preparazione e consapevolezza degli adempimenti fiscali necessari. L'apertura della partita IVA costituisce il primo passo fondamentale in questo percorso professionale. Comprendere correttamente procedure, costi e obblighi fiscali ti permetterà di iniziare con il piede giusto, evitando errori comuni che potrebbero comportare sanzioni o complicazioni future.
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- Requisiti e documenti necessari
- Scelta del regime fiscale
- Modalità di apertura della partita IVA
- Adempimenti successivi all'apertura
- Gestione digitale e fatturazione elettronica
- Costi e pianificazione economica
- Bibliografia
- FAQ
In questa guida analizzeremo tutti gli aspetti pratici da considerare nel 2025, dalla scelta del regime fiscale più adatto alle tue esigenze fino agli adempimenti telematici richiesti dall'Agenzia delle Entrate, passando per i costi iniziali e ricorrenti da preventivare.
Requisiti e documenti necessari
Prima di avviare la procedura di apertura della partita IVA, è fondamentale verificare di possedere tutti i documenti e requisiti necessari. La preparazione accurata della documentazione ti consentirà di velocizzare l'iter burocratico e ridurre il rischio di errori.
Per Aprire la Partita IVA nel 2025 avrai bisogno di:
- Documento d'identità valido (carta d'identità, passaporto o patente)
- Codice fiscale o tessera sanitaria
- Residenza o domicilio fiscale in Italia
- Indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata) attivo
- Codice ATECO relativo all'attività che intendi svolgere
Nel caso di attività professionali regolamentate, sarà inoltre necessario presentare:
- Certificato di iscrizione all'albo professionale
- Eventuale documentazione aggiuntiva richiesta dall'ordine di appartenenza
La scelta del codice ATECO rappresenta un passaggio particolarmente delicato, poiché determina la classificazione della tua attività a fini fiscali e statistici. Un errore in questa fase potrebbe comportare problematiche future, quindi è consigliabile consultare un commercialista per individuare il codice più appropriato alla tua professione.
Scelta del regime fiscale
La selezione del regime fiscale più adatto rappresenta una decisione strategica che influenzerà significativamente la gestione contabile e l'imposizione fiscale della tua attività. Nel 2025, le principali opzioni disponibili per i nuovi professionisti sono:
Regime forfettario
Il regime forfettario continua a rappresentare l'opzione più vantaggiosa per molti professionisti alle prime armi, grazie alla sua semplicità gestionale e al carico fiscale ridotto. Nel 2025, questo regime prevede:
- Aliquota fissa al 15% (ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività)
- Soglia di ricavi/compensi fino a 85.000 euro annui
- Determinazione del reddito imponibile tramite coefficiente di redditività, variabile in base al codice ATECO
- Esonero dall'IVA sulle fatture emesse
- Esenzione dagli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità)
I principali vantaggi di questo regime includono:
- Contabilità semplificata
- Tassazione agevolata
- Riduzione degli adempimenti burocratici
I limiti da considerare sono invece:
- Impossibilità di dedurre costi analitici
- Limitazioni nell'acquisto di beni strumentali
- Restrizioni nei rapporti di lavoro dipendente e collaborazione
Regime ordinario
Il regime ordinario rappresenta l'alternativa al forfettario e comporta:
- Tassazione IRPEF a scaglioni progressivi
- Applicazione dell'IVA sulle fatture
- Possibilità di dedurre analiticamente i costi sostenuti
- Obbligo di tenuta della contabilità ordinaria o semplificata
Questa opzione risulta generalmente più vantaggiosa per professionisti con elevati costi di gestione o che prevedono di superare rapidamente la soglia dei ricavi prevista per il regime forfettario.
Modalità di apertura della partita IVA
Esistono diverse strade per procedere all'apertura della partita IVA, ciascuna con specifiche caratteristiche in termini di costi, tempistiche e complessità.
Apertura autonoma tramite canali telematici
L'apertura autonoma della partita IVA rappresenta l'opzione a costo zero e prevede la compilazione e l'invio telematico del modello AA9/12 all'Agenzia delle Entrate. Questa procedura richiede:
- Registrazione al servizio telematico dell'Agenzia delle Entrate
- Compilazione accurata di tutti i campi del modello
- Invio tramite SPID, CIE o CNS
I tempi di elaborazione sono generalmente rapidi (2-3 giorni lavorativi), ma questa modalità presuppone una buona conoscenza della normativa fiscale e comporta il rischio di errori nella compilazione.
Affidamento a un commercialista
Il ricorso a un professionista rappresenta la soluzione più diffusa, sebbene comporti un costo che varia mediamente tra i 200 e i 500 euro. I vantaggi di questa opzione includono:
- Consulenza personalizzata sulla scelta del regime fiscale
- Assistenza nella selezione del codice ATECO più appropriato
- Riduzione del rischio di errori o omissioni
- Supporto continuativo nella gestione degli adempimenti
Il commercialista si occuperà di:
- Compilare e inviare il modello AA9/12
- Verificare la correttezza dei dati inseriti
- Monitorare l'esito della procedura
- Fornire consulenza sugli adempimenti successivi
Apertura tramite CAF o associazioni di categoria
Un'alternativa intermedia è rappresentata dai CAF o dalle associazioni di categoria, che offrono il servizio di apertura partita IVA a costi contenuti (generalmente tra i 50 e i 150 euro). Questa soluzione garantisce:
- Assistenza nella compilazione dei moduli
- Verifica della documentazione
- Trasmissione telematica all'Agenzia delle Entrate
Tuttavia, il livello di consulenza fiscale è solitamente più limitato rispetto a quello fornito da un commercialista.
Adempimenti successivi all'apertura
L'apertura della partita IVA rappresenta solo il primo passo di un percorso che prevede numerosi adempimenti successivi. È fondamentale conoscerli per evitare sanzioni e gestire correttamente la tua posizione fiscale.
Iscrizione agli enti previdenziali
A seconda della tua professione, dovrai iscriverti alla cassa previdenziale di categoria o alla Gestione Separata INPS. Questo adempimento comporta:
- Versamento di contributi previdenziali obbligatori
- Rispetto di scadenze periodiche per i pagamenti
- Eventuale iscrizione a fondi di assistenza sanitaria integrativa
Le principali casse previdenziali per liberi professionisti includono:
- INARCASSA per ingegneri e architetti
- Cassa Forense per avvocati
- ENPAM per medici e odontoiatri
- ENPAP per psicologi
Apertura posizione INAIL
Per alcune tipologie di attività è necessaria l'iscrizione all'INAIL contro gli infortuni sul lavoro. Questo adempimento prevede:
- Compilazione della denuncia di esercizio
- Autoliquidazione del premio assicurativo
- Comunicazione di eventuali variazioni dell'attività
Attivazione dei registri fiscali
A seconda del regime fiscale scelto, sarà necessario predisporre:
- Registri IVA acquisti e vendite (regime ordinario)
- Registro dei corrispettivi (per vendita diretta di beni)
- Registro dei beni ammortizzabili
Nel regime forfettario, è sufficiente conservare ordinatamente le fatture emesse e ricevute, senza obbligo di registri specifici.
Gestione digitale e fatturazione elettronica
Dal 2025, tutti i titolari di partita IVA, inclusi i forfettari, sono soggetti all'obbligo di fatturazione elettronica, con rare eccezioni. Questo sistema comporta l'emissione di documenti fiscali in formato elettronico e la loro trasmissione attraverso il Sistema di Interscambio (SDI).
Software per la fatturazione elettronica
Per adempiere a questo obbligo, è necessario dotarsi di un sistema informatico adeguato. Le opzioni principali includono:
- Software gratuiti dell'Agenzia delle Entrate (Fatture e Corrispettivi)
- Piattaforme online a pagamento, con funzionalità avanzate
- Software gestionali integrati con moduli di fatturazione elettronica
Nella scelta del software, valuta attentamente:
- Facilità d'uso dell'interfaccia
- Possibilità di generare fatture ricorrenti
- Funzionalità di monitoraggio dei pagamenti
- Disponibilità di assistenza tecnica
- Costi di abbonamento o licenza
Conservazione digitale
La fatturazione elettronica impone anche l'obbligo di conservazione digitale dei documenti fiscali per almeno 10 anni. Questo processo può essere:
- Gestito autonomamente, rispettando rigidi requisiti tecnici
- Affidato a conservatori accreditati AgID
- Delegato all'Agenzia delle Entrate, attraverso il servizio gratuito disponibile sul portale "Fatture e Corrispettivi"
Costi e pianificazione economica
Aprire e gestire una partita IVA comporta costi iniziali e ricorrenti che devono essere attentamente pianificati, soprattutto nella fase di avvio dell'attività.
Costi iniziali
I principali costi da sostenere all'apertura includono:
- Consulenza per l'apertura: da 0 a 500 euro, a seconda della modalità scelta
- Attivazione PEC: circa 5-30 euro annui
- Software per fatturazione elettronica: da 0 a 300 euro annui
- Eventuale iscrizione a ordini professionali: variabile in base alla categoria
- Versamenti iniziali alle casse previdenziali: dipendenti dalla tipologia di attività
Costi ricorrenti
Su base annuale, dovrai preventivare:
- Contributi previdenziali: variabili in base al reddito prodotto
- Commercialista: mediamente tra 800 e 2.500 euro annui
- Imposte: dipendenti dal regime fiscale e dal fatturato
- Rinnovo servizi digitali (PEC, software, firma digitale)
- Quote annuali per iscrizione a ordini o albi professionali
È fondamentale creare un fondo di riserva per far fronte a queste spese, specialmente nei primi mesi di attività quando i ricavi potrebbero non essere ancora regolari.
Bibliografia
- Pepe F., "Partita IVA e professioni: guida completa ai regimi fiscali 2025", Edizioni Il Sole 24 Ore, 2024
- Rossi M., "Il manuale del libero professionista: dalla startup alla gestione quotidiana", Franco Angeli Editore, 2024
- Bianchi L., "Fisco facile per professionisti: regimi agevolati e ottimizzazione fiscale", Maggioli Editore, 2025
FAQ
Come posso capire se il regime forfettario è adatto alla mia situazione?
Il regime forfettario è generalmente consigliato se prevedi ricavi annui inferiori a 85.000 euro, non hai costi operativi elevati e desideri una gestione contabile semplificata. Tuttavia, se hai significativi investimenti in beni strumentali o costi deducibili sostanziali, potrebbe essere più vantaggioso il regime ordinario. Una valutazione personalizzata con un commercialista è sempre la soluzione migliore.
Quali sono le scadenze fiscali principali da rispettare dopo l'apertura della partita IVA?
Le principali scadenze includono il versamento degli acconti e del saldo delle imposte sui redditi (giugno e novembre), le liquidazioni IVA (trimestrali o mensili per il regime ordinario), i contributi previdenziali (generalmente trimestrali) e la presentazione della dichiarazione dei redditi (entro il 30 novembre dell'anno successivo). Il regime forfettario gode di alcune semplificazioni, come l'esonero dalle liquidazioni IVA.
Posso iniziare a lavorare subito dopo l'apertura della partita IVA?
Sì, una volta completata la procedura di apertura della partita IVA e ricevuto il numero identificativo dall'Agenzia delle Entrate, puoi iniziare immediatamente la tua attività professionale. Tuttavia, assicurati di aver completato anche gli adempimenti accessori come l'iscrizione alla cassa previdenziale di categoria e l'eventuale attivazione dell'assicurazione INAIL, ove richiesta per la tua professione.