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L'estate si avvicina e aumenta di giorno in giorno la richiesta di lavori da effettuare unicamente durante i tre mesi stagionali.

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Tanti sono poi i giovani che, partendo da un piccolo lavoro estivo in Paesi lontani, come le Canarie o i Caraibi, decidono alla fine di cambiare vita e di rimanere in questi luoghi, dove i giorni caldi e assolati sono sicuramente maggiori rispetto a quelli della nostra Penisola. Un lavoro stagionale molto gettonato, in Italia e all'Estero è legato alla gestione di un piccolo chiosco sulla spiaggia.

Competenze pregresse?

La gestione di un chiosco sulla spiaggia non prevede particolari studi precedenti o competenze specifiche; la cosa più importante è quella di possedere doti gestionali e un buon rapporto con il pubblico. È necessario anche un pizzico di intraprendenza.

Per la gestione di un chiosco sulla spiaggia, bisogna chiedere all'Ufficio Relazioni con il pubblico della zona dove si desidera aprire tale attività. La spiaggia infatti non viene venduta, ma data in concessione a terzi, perché demanio dello Stato.

Iscrizione alla camera di commercio

Ottenuta la concessione per la gestione del chiosco sulla spiaggia, sarà necessario rivolgersi anche all'Ufficio Nuove Imprese del comune prescelto e bisognerà inoltre: iscriversi alla camera di commercio, nonché all'Inps e all'Inail; aprire una partita IVA; essere in possesso del REC (ex patentino per la somministrazione di alimenti).

Per chi intende indirizzare la gestione del chiosco sulla spiaggia all'estero, esistono agenzie che si occupano di questo; è importante però che si sia a conoscenza della validità e della professionalità dell'agenzia stessa, in modo tale da evitare eventuali rischi e fallimenti.

Se si intende gestire un chiosco sulla spiaggia di un titolare di uno stabilimento balneare, è infine necessario chiedere anche a lui la gestione del bar stesso.

Consigli utili

Com’è stato già detto in precedenza per aprire un’attività di questo tipo non è necessario aver effettuato degli studi specifici o avere competenze speciali, ma essere soprattutto persone molto socievoli, pazienti e cortesi. Un chiosco sulla spiaggia per essere ancora più appetibile da parte dei clienti deve possedere dei tavoli dove le persone possono sorseggiare deliziosi cocktail o bibite fresche, possibilmente al riparo dal sole e magari con una leggera musica in sottofondo. E’di fondamentale importanza che la struttura sia organizzata per soddisfare i bisogni di una vasta utenza, dal bambino che desidera comprare una caramella, alla famiglia a cui piace arrivare presto in spiaggia e fare colazione in riva al mare. Il bancone di un chiosco deve essere sempre pulito e bisogna cercare di offrire prodotti per il pranzo e la merenda adatti a tutti i gusti, dal sandwich tonno e pomodoro al classico piatto di pasta fredda.

Negli ultimi tempi sono sempre più numerose le strutture che decidono di offrire la possibilità ai propri clienti di avere pranzi e cene a buffet, che comportano il pagamento di una quota fissa e permettono di mangiare il cibo a volontà, generalmente le pietanze offerte durante questi pasti sono quelle tipicamente estive, come i tramezzini, l’insalata di riso, la cotoletta di pollo ecc. Per aprire un’attività del genere è necessario che il gestore sia in possesso della licenza di somministrazione di cibi e bevande, che ci sia un apposito accesso per le persone disabili e il possesso della dichiarazione HACCP. Gli elementi che devono essere contenuti all’interno dell’HACCP possono variare in base ai regolamenti locali, di seguito sono illustrate alcune delle informazioni che devono essere contenute all’interno di questo genere di documentazione.

  • Tipologia di acqua utilizzata nello svolgimento dell’attività, ad esempio uso di depuratori, autoclavi, accesso diretto alla rete idrica ecc.
  • Smaltimento dei rifiuti, di quanti cassonetti la struttura dispone, la tipologia, la disposizione ecc.
  • Smaltimento degli imballaggi.
  • Smaltimento delle acque reflue e degli eventuali pozzetti.
  • I certificati HACCP dei fornitori con i quali si collabora.

Consulenti HACCP: chi sono?

Tutte le aziende ove il cibo viene manipolato o comunque venduto e/o conservato, quali ad esempio ristoranti, bar o supermercati, sono obbligati per legge a rispettare la cosiddetta normativa HACCP. Per far ciò è necessario che tali ditte usufruiscano dell’operato di consulenti HACCP capaci di preparare i documenti necessari per certificare il pieno rispetto delle norme, di stilare il manuale riguardante l’autocontrollo alimentare e di effettuare, infine, le dovute analisi sulle attrezzature o sulle superfici interessate alla produzione e non, al fine di ottenere la certificazione per la sicurezza sul lavoro Roma in ambito alimentare.

Ad oggi, certamente, uno dei principali obiettivi perseguiti sia dalle autorità politiche che sanitarie è quello di poter fornire agli utenti finali, i consumatori, prodotti sicuri e in linea con le norme vigenti.

Il commercio internazionale

Questa necessità nasce da tutta una serie di fattori ascrivibili alle moderne esigenze commerciali che vedono l’importazione ed esportazione da e verso l’estero di svariati prodotti, il cambiamento delle tradizionali abitudini alimentari, oltre che l’imporsi di nuove tecniche relative alla produzione e alla preparazione. È chiaro che se da una parte tale commercializzazione apporta notevoli benefici economici, è anche vero che i fattori di rischio per la trasmissione di malattie per mezzo degli alimenti aumenta esponenzialmente, con grave danno economico e soprattutto con gravi ripercussioni sulla salute del consumatore finale.

Per tal motivo, per garantire la massima qualità e sicurezza lungo tutto il processo produttivo, è importante che vi siano le opportune conoscenze riguardo le procedure operative necessarie da attuare in caso di monitoraggio di tutto il processo, dall’inizio alla fine.

È in tale ambito che si colloca l’importante lavoro del responsabile della sicurezza, che ha il compito di garantire che ogni fase avvenga in maniera ottimale e nel rispetto delle norme, verificando durante tutto il processo che le misure adottate siano efficaci e in linea con gli obiettivi prefissati.

Normativa vigente

La normativa vigente prevede, per gli operatori alimentari, una severa e certificata formazione e l’obbligo di un costante e periodico aggiornamento per svolgere adeguatamente e in veste ufficiale il compito affidato. La conoscenza dei principi su cui si fonda tutto il sistema HACCP risulta, pertanto, di fondamentale importanza per sostenere adeguatamente l’oneroso compito di vigilare e assicurare ai consumatori prodotti qualitativamente impeccabili e sicuri, insomma pronti per finire sulle tavole imbandite di tutti.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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