Chi è il pubblicista? Il giornalista pubblicista è la figura professionale disciplinata dalla legge 69/1963. L'art. 1 della suddetta legge afferma che “Sono pubblicisti coloro che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercitano altre professioni o impieghi”.
Menu di navigazione dell'articolo
Se cerchi la tua strada professionale, prendi in considerazione alternative alla carriera da giornalista, come diventare pilota di linea, diventare vigile del fuoco o informarti sulle offerte di lavoro come grafico.
L'iscrizione all'albo dei pubblicisti
Il giornalista pubblicista, così come il giornalista professionista, è iscritto all'Albo e fa parte dell'Ordine professionale dei giornalisti. La differenza principale tra le due figure professionali consta nell'esclusività della professione, cioè il pubblicista può anche svolgere altre mansioni o lavori, mentre il professionista lavora a tempo pieno nel mondo dell'informazione.
Sono giornalisti professionisti coloro che “esercitano la professione giornalistica in modo esclusivo e continuativo” (ad esempio dipendenti di una testata o free – lance). Tale distinzione è stata descritta dalla sentenza n. 256 del 2 aprile 1971 della Corte di Cassazione. La legge 69/1963 fa riferimento all'Albo dell'Ordine dei Giornalisti a sua volta composto da due elenchi (uno per i giornalisti professionisti e uno dedicato ai pubblicisti.
L'albo dei giornalisti si compone dei seguenti dati: cognome, nome, data di nascita, residenza e indirizzi degli iscritti, data di iscrizione e titolo in base al quale è avvenuta (professionista o pubblicista). Al pubblicista, a seguito dell'iscrizione all'albo viene consegnato un tesserino identificativo.
L'evoluzione del giornalista pubblicista
L'attività giornalistica si è evoluta negli anni. Oggi esistono giornalisti che si occupano di: ufficio stampa, infotainment, programmi radio televisivi, telefotocineoperatori, grafici.
Anche il pubblicista,come il giornalista professionista, può essere il direttore di una testata giornalistica. La sentenza n. 98 del 1968 della Corte Costituzionale ha proprio dibattuto su questo dubbio. Per saperne di più visita il sito dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti
Come iscriversi all'albo dei giornalisti pubblicisti
Per essere iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti e diventare pubblicista a tutti gli effetti è necessario:
- aver svolto un’attività giornalistica non occasionale e regolarmente retribuita per un periodo di due anni,
- per attività giornalistica si intendono collaborazioni attraverso scritti, articoli, corrispondenze apparsi su giornali e/o periodici,
- l'attività pubblicistica deve corrispondere alla redazione di 80 articoli di cui 65 a propria firma e 15 siglati,
- la testata deve essere registrata (come sancito dalla legge sulla stampa e l’editoria) e diretta da un giornalista professionista o pubblicista,
- i direttori dei giornali o dei periodici devono certificare che l'interessato abbia svolto l'attività di pubblicista regolarmente e in modo retribuito da almeno due anni,
- la domanda per l'iscrizione all'albo dell'Ordine dei Giornalisti deve essere corredata da tutte le certificazioni (compresi lefotocopie o le pagine dei giornali riportanti gli scritti, anche non firmati, apparsi su giornali o periodici, e le ricevute di pagamento comprensive di ritenute).
Ogni anno, il pubblicista è poi obbligato ad effettuare un versamento abbastanza cospicuo, per ricevere l'abilitazione "annuale", garantita da una sorta di bollino che viene spedito direttamente all'indirizzo del titolare del tesserino.
Iscrizione giornalista pubblicista, documentazione e costi
Fino a ora abbiamo visto, quindi, cosa due la legge istitutiva dell’ordine del giornalisti in merito a questa professione e in cosa si distinguono i giornalisti professionisti da quelli praticanti e, infine, quelli pubblicisti. Dopo aver elencato anche i requisiti richiesti per l’iscrizione all’ordine dei giornalisti come pubblicista, vediamo ora cosa dobbiamo fare praticamente per inoltrare la domanda all’ordine. Va premesso che la documentazione e alcuni aspetti logistici e amministrativi possono variare da un ordine regionale all’altro. Alcune regioni, infatti, sono di maglia più larga per la documentazione richiesta, altre invece sono molto severe. In ogni caso, in linea generale, dopo due anni di collaborazione con una testata giornalistica o magari più di una e dopo aver scritto il numero di articoli richiesti espressamente dal proprio ordine regionale, bisogna raccogliere tutta la documentazione necessaria per inoltrare la domanda all’ordine. Sarà bene, per tutti i dettagli, consultare il sito web del proprio ordine, così da avere accesso a tutte le informazioni utili.
In ogni caso, in generale occorrono:
- le ricevute dei pagamenti ricevuti per la collaborazione giornalistica;
- il modulo specifico scaricabile direttamente sul sito web del proprio ordine regionale di riferimento, debitamente compilato dal direttore responsabile e firmato;
- gli articoli redatti durante i 24 mesi di collaborazione, presentati in ordine cronologico. Meglio presentare un numero di articoli superiore al minimo previsto dall’ordine, così da non incorrere in spiacevoli sorprese finali.
Dopo aver raccolto tutta questa documentazione e aver inoltrato la richiesta, negli ultimi anni è stato introdotto anche un colloquio propedeutico all’iscrizione all’ordine come giornalista pubblicista. Il colloquio mira a verificare che il candidato, nel corso della collaborazione, abbia imparato le regole fondamentali dell’attività giornalistica, dalla deontologia professionale fino alle tecniche di scrittura, così da giustificare la sua iscrizione all’ordine. L’iscrizione all’ordine ha, ovviamente, anche dei costi che variano da ordine regionale a ordine regionale. In genere ci sono delle spese di segretaria da mettere in conto, i costi per le varie marche da bollo da apporre sulla documentazione e la domanda presentate, la spesa per la tassa per la concessione governativa, pari a 168 euro. In questo modo, le spese complessive per diventare giornalista pubblicista ed essere così iscritti all’ordine variano tra i 200 e i 600 euro. Inoltre, a questo punto dovremo anche contemplare il costo annuale dell’iscrizione all’ordine, anche questo deciso dalle diverse sedi regionali che si aggira da un minimo di 100 euro a un massimo 200.
FAQ
Quali sono i requisiti per diventare un giornalista?
Per diventare giornalista in Italia è necessario conseguire una laurea, frequentare una scuola di giornalismo riconosciuta dall'Ordine dei Giornalisti o fare un tirocinio di 18 mesi in una redazione giornalistica. È inoltre necessario superare un esame di Stato per l'iscrizione all'Albo dei Giornalisti.
Cosa si studia in una scuola di giornalismo?
Una scuola di giornalismo offre un curriculum completo che spazia dalle tecniche di scrittura giornalistica, alla storia del giornalismo, all'etica e deontologia professionale, alla conoscenza dei nuovi media. Alcune scuole offrono anche specializzazioni in determinati settori del giornalismo, come il giornalismo investigativo, il giornalismo sportivo, o il giornalismo economico.
Qual è la differenza tra un giornalista pubblicista e un giornalista professionista?
Un giornalista pubblicista è un giornalista che non esercita la professione a tempo pieno e non ha superato l'esame di Stato, ma è iscritto all'Albo dei Giornalisti nella sezione Pubblicisti. Un giornalista professionista, invece, è un giornalista che esercita la professione a tempo pieno, ha superato l'esame di Stato, ed è iscritto all'Albo dei Giornalisti nella sezione Professionisti.
Quali sono le prospettive di carriera per un giornalista?
Le prospettive di carriera per un giornalista dipendono in gran parte dalle sue capacità, dalla sua specializzazione e dall'evoluzione del settore dei media. Alcuni giornalisti possono aspirare a diventare caporedattori, direttori di testata o corrispondenti esteri. Altri possono scegliere di specializzarsi in un determinato settore, come la politica, l'economia o lo sport.
Quali sono le competenze chiave per un giornalista?
Tra le competenze chiave per un giornalista ci sono la capacità di scrivere in modo chiaro e accurato, la capacità di fare ricerca e verificare le informazioni, la conoscenza delle leggi e delle norme etiche che regolano la professione, la capacità di lavorare sotto pressione e rispettare le scadenze, e una solida comprensione del contesto sociale, politico ed economico in cui opera.