Istat, a giugno frena l'occupazione
A giugno torna a crescere la disoccupazione, in Italia, soprattutto tra i lavoratori con più di 35 anni, e si registra il record di contratti a termine.
Giugno caldo per l’occupazione
Durante il primo mese dell’estate 2018 si è assistito ad un freno dell’occupazione italiana. A scattare questa fotografia è stato l’Istat, l’Istituto italiano di statistica.
In quell’anno si è verificata una crescita della disoccupazione che è arrivata infatti al 10,9%. Il dato è stato anche paragonato al mese di maggio e si è segnata una crescita dello 0.2%.
A pagare lo scotto alla disoccupazione furono soprattutto gli uomini (-42 mila) e gli over 35 (-56 mila).
Il 2020 ha inoltre determinato un calo dell’occupazione definibile senza precedenti ovvero di -456 mila, dato associato alla disoccupazione e alla crescita del numero di inattivi, nel 2021 la situazione non è migliorata, il numero di occupati è infatti sceso di 945 mila unità nel confronto tra febbraio 2020 e febbraio 2021, motivo per cui è stato prorogato il blocco dei licenziamenti.
Terminato febbraio, però, secondo l’Istat si è verificato un leggero calo del numero di disoccupati soprattutto in seguito all’aggiornamento della modifica delle modalità di conteggio dei disoccupati e degli inattivi, in accordo con le regole europee: non vengono conteggiati i lavoratori fermi da almeno tre mesi, tra cui quelli in cassa integrazione..
Il lavoro è sempre più a termine
Secondo l’Istat, il calo dell’occupazione interessa soprattutto uomini e donne dipendenti (590 mila) e autonomi (355 mila) e tutte le classi di età. Diminuiscono, ma in modo meno consistente, anche gli indipendenti (-129 mila).
Per quanto riguarda l’occupazione a termine, si è registrata una diminuzione di 383 mila, dopo l’aumento consistente che vi era stato nel 2018 e parte del 2019 (3 milioni e 105 mila).
Esperienze in controtendenza
Va in direzione diversa, però, la ricerca di figure professionali da inserire nell’organico di alcune imprese. E’ il caso, ad esempio di Giffi Noleggi, il portale che permette di avvalersi del noleggio attrezzature edili, e non solo, con un semplice click. Qui, infatti, l’offerta di lavoro è a tempo indeterminato, proprio per rispondere all’esigenza di avvalersi di personale che venga coinvolto in prima persona nel progetto di crescita di un’azienda giovane che ha saputo affermarsi come punto di riferimento importante nel mondo del noleggio, investendo anche nell’innovazione.
Si continua a cercare lavoro
Nell’arco dei dodici mesi passati il numero di italiani in cerca di lavoro è diminuito dell’8.9%, pari a -222mila unità, con l’aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+ 482 mila unità).
Uno sguardo all’anno
Ampliando l’analisi nell’arco degli ultimi dodici mesi, in realtà, si evidenzia un leggero calo nella disoccupazione rispetto al 2020, attestandosi al 10,2% a febbraio 2021, con quella giovanile al 31,6%.
Questi dati derivano dal fatto che le dinamiche del mercato del lavoro risultano essere influenzate dalle misure attuate per la gestione dell’emergenza sanitaria.
Il tasso di occupazione, pari al 56,2%, cresce dello 0,3% ma risulta inferiore di -0,8 punti rispetto, ad esempio, al trimestre 2019.
Il numero di occupati, secondo quanto comunicato dall’Istat, cresce dello 0,2% per effetto dell’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato che superano il calo di quelli a contratto a termine che hanno invece trainato la crescita occupazionale degli anni passati.
Nel 2018 la situazione era esattamente opposta, si era infatti registrato un calo di 83mila unità di contratti a tempo indeterminato e un incremento di 394 mila di contratti a termine.
L’occupazione risulta stabile tra uomini e donne ed in crescita per gli under 35, mentre appare diminuire l’occupazione di lavoratori a termine e per gli autonomi oltre che per le persone di età superiore ai 35 anni (stesso andamento registrato già nel 2018).
I più giovani hanno più difficoltà
A soffrire maggiormente sono soprattutto i lavoratori più giovani. In particolare, quelli con meno di 25 anni di età faticano maggiormente a trovare un’occupazione. Il tasso di disoccupazione tra gli under 25, infatti, risulta essere in risalita, alla fine del 2020, infatti, si è raggiunta un tasso pari al 29,7%
Cosa succede in Europa
Nell’Eurozona, invece, secondo le rilevazioni Eurostat, la disoccupazione relativa al mese di giugno tocca quota 8,3 per cento. Il dato è stabile rispetto a maggio 2018 e risulta addirittura in calo rispetto al 9 per cento di un anno prima. Da dicembre2008, è il dato migliore mai fatto registrare.
L'articolo è stato scritto dalla Redazione di ElaMedia Group