Il modello aziendale si sceglie sulla base di numerosi parametri (come mercato, risorse, prodotto) ma, qualsiasi sia la scelta effettuata ciò che conta è l'efficienza delle strutture selezionate: l'impresa inefficiente sarà un'impresa in perdita.
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- Perché la scelta del modello di azienda è importante
- Struttura funzionale o divisionale dell'azienda?
- La struttura a matrice delle aziende
- Chi sceglie la struttura dell'impresa?
Se l'azienda produce un solo prodotto, se il mercato di riferimento è uno solo e ci sono una o poche tipologie di cliente (tipologia uniforme) si sceglie la struttura organizzativa elementare.
Perché la scelta del modello di azienda è importante
I vantaggi di una scelta ponderata sono, quindi, notevoli:
- Riduzione rischi organizzativi (sia lato fornitori che clienti)
- Maggiore produttività
- Riduzione costi sicurezza
- Miglioramento dell'immagine sia fra i suoi dipendenti che all'esterno
L'azienda è un sistema che associa organi, funzioni, relazioni. È un sistema relativamente aperto perché è suscettibile di variazioni soprattutto quantitative (quantità di input e output); è contestualizzato perché fortemente legato ad altri elementi di un preciso micro-sistema (il settore in cui opera); dinamico perché in relazione aperta con altri elementi esterni.
La suddivisione classica dei modelli organizzativi aziendali
- La struttura elementare o semplice
- La struttura funzionale
- La struttura divisionale
- La struttura a matrice
La struttura elementare
Se l'azienda produce un solo prodotto, se il mercato di riferimento è uno solo e ci sono una o poche tipologie di cliente (tipologia uniforme) si sceglie la struttura organizzativa elementare. Si tratta di un modello organizzativo aziendale fortemente gerarchico che può essere applicato solo ad aziende di piccole dimensioni, caratterizzate da bassa complessità e informalità, e da un elevato accentramento decisionale.
Struttura funzionale o divisionale dell'azienda?
I criteri di scelta tra le struttura divisionale e quella funzionale sono:
- Numerosità/ disomogeneità delle aree strategiche d'affari (ASA) Se l’azienda produce un solo prodotto si sceglie la struttura organizzativa funzionale, se si hanno due o più ASA si analizza il livello di disomogeneità tra le diverse ASA. Ad es. se si hanno gli stessi canali di vendita per i prodotti, se il processo di produzione di prodotti diversi è simile o meno. Se il grado di omogeneità è elevato si predilige la struttura funzionale, se prevale il grado di disomogeneità si opta per la struttura divisionale.
- Economie di scala. Se ci sono economie di scala, cioè se all’aumentare dei volumi c’è una notevole diminuzione dei costi unitari, conviene la struttura organizzativa funzionale. Altrimenti preferiamo le strutture divisionali dove focalizziamo meglio il business.
Ulteriori elementi da valutare per la scelta di un modello organizzativo aziendale
Se questi due criteri non sono sufficienti per decidere il tipo di modello organizzativo aziendale si valutano:
- Le interdipendenze e connessioni tra le diverse ASA (se sono forti scelgo la divisionale)
- Il fabbisogno di specializzazione di cui necessito (a parità di risorse, se il bisogno di competenze tecniche è elevato scelgo la funzionale).
La struttura a matrice delle aziende
È il modello organizzativo aziendale ottimale per imprese di grandi dimensioni e che si occupano di più progetti contemporaneamente. Abbina elementi della funzionale e della divisionale, facendo un passo avanti: il flusso informativo è altamente evoluto, dovendo accettare informazioni complesse da più catene allo stesso tempo. La struttura gerarchica, inoltre, è bicefala: da un lato si deve tener conto del controllo operato all'interno della stessa divisione, dall'altro si deve far sempre riferimento alla direzione generale.
Chi sceglie la struttura dell'impresa?
Non esiste una singola professionalità che stabilisce il modello organizzativo aziendale migliore: sono diversi i profili che concorrono a questa scelta. È indubbia l'importanza della direzione generale che, conoscendo sia la materia sia il contesto di settore, opera scelte coerenti anche con i propri obiettivi.
Ma anche il supporto di un consulente del lavoro può rivelarsi estremamente utile: questa figura conosce il diritto del lavoro e può prestare consiglio in molte materie.
Tuttavia, a prescindere dalla scelta è giusto sottolineare come nessuna di queste debba ritenersi fissa nel tempo: è sempre auspicabile ammodernare l'organizzazione aziendale per rispondere ai cambiamenti dei settori lavorativi e della società.