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La prima cosa da chiarire parlando di finanziamenti europei a fondo perduto è che l’Europa eroga fondi in base alle esigenze territoriali inoltrate dai singoli stati membri divisi nelle loro amministrazioni regionali, provinciali, comunali. La gestione dei fondi è sia diretta (bandi di gara pubblicati sulla GUCE – Gazzetta Ufficiale Commissione europea) o indiretta (attraverso enti degli Stati Membri). I finanziamenti europei a fondo perduto non sono quasi mai erogati nella loro totalità.

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Per poter richiedere i finanziamenti europei a fondo perduto è necessario attendere che esca un bando di gara e leggerne attentamente i requisiti di partecipazione e le tipologie aziendali richieste. Il termine fondo perduto sta ad indicare che una parte o tutto l’importo ricevuto in prestito non si dovrà rimborsare. È difficile trovare un bando europeo che conceda a fondo perduto il 100% di quanto viene richiesto. Solitamente il 50% del finanziamento è a fondo perduto, l’altro 50% deve essere restituito tramite il pagamento delle rate i cui interessi applicati sono comunque a tassi molto agevolati.

Per ottenere i finanziamenti europei a fondo perduto è necessario essere molto motivati e credere nel proprio progetto. Si dovrà allegare alla domanda, l’intera documentazione relativa al proprio progetto, basta un nulla per far bocciare la domanda, per questo è consigliabile affidarsi alla consulenza di esperti. Esistono, infatti, agenzie private e non - specializzate per ambiti (fondo sociale, corsi di formazione, imprenditoria, innovazione, tecnologia, etc.) - in grado di aiutare nella redazione di un progetto e presentazione della domanda.

A chi rivolgersi?

In Italia, la Direzione Generale per l'Incentivazione delle Attività Imprenditoriali svolge un ruolo cruciale nel coordinamento e nella gestione dei finanziamenti europei a fondo perduto, destinati a favorire lo sviluppo e l'espansione delle imprese. Questa Direzione Generale, all'interno della struttura amministrativa del Paese, rappresenta un punto di riferimento essenziale per le aziende che cercano di beneficiare di tali opportunità finanziarie.

Ci sono quattro principali programmi di finanziamenti europei a fondo perduto, ciascuno con un obiettivo specifico: sostenere le nuove attività, aiutare quelle già esistenti, favorire l'espansione internazionale e incentivare la ricerca e l'innovazione. Questi programmi sono gestiti da due ministeri fondamentali:

  1. Il Ministero del Tesoro, attraverso il Dipartimento del Tesoro, che si occupa delle agevolazioni fiscali per le imprese.
  2. Il Ministero dello Sviluppo Economico, che offre incentivi per le imprese.

Per poter accedere a questi finanziamenti europei a fondo perduto, gli investitori devono presentare una domanda a INVITALIA, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa. Questa agenzia fornisce servizi di consulenza e gestisce cinque programmi di finanziamento specifici:

  1. Agevolazioni per iniziative specifiche attraverso i Contratti di programma.
  2. Investimenti destinati a stimolare il rilancio industriale.
  3. Incentivi per la creazione di nuove unità di produzione e per il miglioramento di quelle già esistenti, nell'ambito del programma Auto-imprenditorialità.
  4. Incentivi per chi è disoccupato o alla ricerca del primo impiego e desidera avviare una piccola impresa, nell'ambito del programma Auto-impiego.
  5. Supporto finanziario per chi desidera acquisire partecipazioni in altre società, attraverso i Fondi di investimento.

Inoltre, le Camere di Commercio italiane forniscono un valido supporto informativo e assistenziale. Queste istituzioni offrono un'ampia gamma di servizi, tra cui l'assistenza in relazione ai bandi e ai finanziamenti europei a fondo perduto disponibili, aiutando le aziende a navigare nel complicato panorama dei finanziamenti europei.

Le varie declinazioni di finanziamento europeo

finanziamenti europei a fondo perduto

I fondi europei sono erogati sempre nell’ambito di programmi europei o iniziative a favore dello sviluppo e non sulla libera iniziativa del cittadino. Motivo per cui, la quasi totalità dei bandi di finanza agevolata sono rivolti alle micro, piccole e medie imprese che vengono gestiti sia in maniera diretta che in maniera indiretta come sopra indicato. I bandi e finanziamenti sono stati pensati per rendere possibile il raggiungimento di alcuni obiettivi tra cui l’acquisto di nuovi macchinari ed in particolare la formazione di nuovo personale, puntando dunque sul progresso e sulla creazione di nuovi posti di lavoro.

Oggi è ancora difficile trovare un bando a fondo perduto che conceda il 100% di quanto richiesto, ma rispetto agli anni passati, in cui veniva concesso il 50% dei finanziamenti europei a fondo perduto, è possibile trovare agevolazioni pari o superiori al 70%. Per ottenere i finanziamenti europei a fondo perduto, oltre ad essere molto motivati e credere nel proprio progetto, è necessario “giocare d’anticipo”: conoscere i possibili bandi in uscita è importante, ma anche riconoscere le necessità e i bisogni della propria organizzazione è essenziale per la messa in atto di leve strategiche che permettono all’impresa di crescere.

Prestiti per giovani imprenditori: scopri tutte le opportunità

La legge prevede per chi volesse mettersi in proprio, aprire una piccola attività o un franchising delle agevolazioni sotto forma di prestiti per giovani imprenditori. La legge 608 1996 ha introdotto delle agevolazioni per incentivare l'apertura di nuove piccole imprese. I prestiti per giovani imprenditori interessano soprattutto i giovani e viene erogato in una percentuale a fondo perduto ed un altra da restituire con un tasso agevolato. Con la crisi e l'assenza di fondi l' assolvenza delle domande ha subito un arresto, per ovviare a ciò il Dlgs. 21/4/2000 n. 185 ha messo a disposizione una serie di contributi.

Tali prestiti per giovani imprenditori, si rivolgono alle seguenti categorie di imprese:

  • Microimprese
  • Franchising
  • Lavoro autonomo

Requisiti dei soci per richiederlo

Il prestiti per giovani imprenditori si rivolge soprattutto ai giovani, e prevede un finanziamento comprendente:

  • un 60% di capitale concesso a fondo perduto,
  • più un rimanente 40% erogato sotto forma di prestito da restituire con un tasso agevolato.

Tempi e caratteristiche dell'istruttoria

La domanda per richiedere un prestiti per giovani imprenditori viene ammessa dal sistema solamente in tre casi:

- creazione microimpresa ;

Per la creazione di società collettive e semplici. Gli investimenti sono per attrezzature , macchine, impianti, beni immateriali, ristrutturazione immobili.

Per un massimale di euro 129.114,00 ;

- lavoro autonomo;

Per tutti i soggetti che vogliono avviare una ditta individuale come lavoratori autonomi per beni immateriali e ristrutturazione immobili. Questo tipo di investimenti non possono superare un ammontare di euro 25.823,00. Per erogazioni fino a euro 5.165,00 il contributo equivale a mutuo a tasso agevolato per l'intero importo e contributo a fondo perduto di massimo euro 5.165,00 per le spese relative al primo anno di attività in c/gestione. Per i finanziamenti superiori ad euro 5.165,00 vi è un contributo del 40% a fondo perduto, mutuo agevolato per il restante 60% e contributo di massimo euro 5.165,00 per le spese di c/gestione nel primo anno di attività.

- franchising;

Per tutti i tipi di società e ditte individuali. Il finanziamento viene ottenuto per la commercializzazione di beni e per prestazioni di servizio. Occorrono 60 giorni dalla data di ricezione della domanda per completare l'istruttoria del prestito d’onore e ottenere il finanziamento. È necessario inoltre che il candidato frequenti alcuni seminari informativi coordinati dalle società regionali di Invitalia.

Come aiutare i nostri ragazzi?

Prestiti per giovani imprenditori

prestiti per giovani imprenditori non sono, tuttavia la sola agevolazione prevista per i giovani imprenditori che vogliano tentare di inseguire il proprio sogno. Per intraprendere un’idea imprenditoriale personale, infatti, ci sono diverse opzioni capaci di mettere a disposizione della start up quel piccolo capitale utile per avviare l'impresa.

In genere, comunque, le agevolazioni premiano sempre idee progettuali di giovani sotto i 35 anni, ma oggi questa età può anche aumentare fino ai 45 anni e ancora di più le giovani donne. L’obiettivo è sempre creare nuova occupazione e nuove imprese sui territori, specialmente se si parla di micro imprese. Ma vediamo ora più nel dettaglio, quali sono le possibilità a disposizione di un giovane uomo o una giovane donna che abbia intenzione di avviare una start up d’impresa. La premessa fondamentale è avere innanzitutto un ottimo progetto imprenditoriale in mano, avere un business plan messo a punto da un tecnico che mostri chiaramente le possibilità di successo dell’impresa e un piano di rientro dell’investimento chiaro e preciso, poi è possibile scegliere tra opzioni diverse per ottenere la liquidità necessaria a partire.

Ecco le principali soluzioni presenti oggi per un giovane imprenditore:

  • un prestito regionale o anche europeo a fondo perduto. In genere sono fondi mirati al piccolo credito e da utilizzare per avviare start up. Si tratta di un credito agevolato;
  • il prestito d'onore che abbiamo già illustrato, forse una delle formule più complesse tra i prestiti a fondo perduto. Possono accedere a questa soluzioni giovani neolaureati, che risultino disoccupati. In questo caso, come abbiamo visto, una parte del capitale iniziale viene erogato a fondo perduto e un’altra come prestito personale che sarà restituito a tassi agevolati;
  • un finanziamento a tasso zero. In questo caso non parliamo di fondo perduto, ma di un finanziamento da restituire per intero senza tassi di interesse. Può richiederlo qualsiasi giovane under 35 purché lo faccia per avviare una nuova attività d’impresa.

È bene sapere, comunque, che spesso alcuni istituti di credito propongono anche delle formule di finanziamento agevolate destinate proprio a giovani imprenditori con piani personalizzati e soluzioni che vanno comunque a sostenere l’attività imprenditoriale che si intende avviare. Per questo il suggerimento è sempre di recarsi in diverse banche e provare a illustrare il proprio progetto imprenditoriale per avere un feedback su eventuali soluzioni disegnate ad hoc per la propria start up. Occorrerà sempre presentare i propri documenti, il progetto d’impresa pià dettagliato possibile, le garanzie che si possono offrire o il proprio garante.

Dettagli che dovete sapere sui prestiti per giovani imprenditori

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE

Negli ultimi tempi, tanto in Italia quanto nel resto d’Europa e, perché no, del mondo, risultano essere numerose le soluzioni di credito pensate per sostenere il settore agricolo, un campo che sta riscuotendo l’attenzione ed il successo che merita a seguito di un lungo periodo di stallo.
Come in ogni campo e settore economico, anche in questo caso ogni iniziativa punta a valorizzare i giovani imprenditori, soprattutto per via delle loro idee che nascono in funzione del rispetto dell’ambiente.

Il tema della sostenibilità ambientale, infatti, investe il settore agricolo come tutti gli altri ma solo i giovani sembrano rendersi conto di quanto sia importante adottare tecniche eco-sostenibili, per questo risulta essenziale investire su di loro e i loro progetti.

A partire dal 2019 sono state introdotte una serie di agevolazioni, ma le formule più gettonate sono quelle dei leasing per le attrezzature agricole e dei mutui ipotecariCon il termine di mutuo ipotecario si intende uno dei principali finanziamenti di cui è possibile beneficiare se si ha l’obiettivo di acquistare un terreno agricolo.

La principale differenza tra mutuo con ipoteca e mutuo senza è la seguente: nel primo caso, il giovane, può richiedere di acquistare uno o più terreni poiché riuscirà ad accedere ad un capitale molto alto dato che l’appezzamento di terra verrà ipotecato (l’ipoteca, lo ricordiamo, è una garanzia per chi effettua il prestito).

Il mutuo non ipotecario, invece, è volto all’acquisizione di uno o più terreni ma per un importo massimo non superiore ai 30 mila euro, capitale che dovrà essere restituito mediante un piano di ammortamento dalla durata inferiore o uguale ai 5 anni (il prestito verrà quindi restituito prima rispetto al mutuo con ipoteca).

Se siete giovani imprenditori che si trovano all’interno del settore in questione, sappiate che non vi è una scelta migliore di un’altra e che la scelta tra mutuo ipotecario e non ipotecario va presa sulla base dell’importo che si intende ottenere.

In questo caso, dunque, la scelta è molto semplice: se necessitate di un prestito superiore ai 30.000 euro, allora dovrete ricorrere ad un mutuo ipotecario la cui durata massima di ammortamento è pari a 30 anni, contro i 5 del mutuo non ipotecario.

Se, infine, vi state chiedendo quale sia il tasso di interesse, sappiate che questo è sempre uguale a quello che viene applicato a tutti gli altri tipi di mutuo, anche quelli più comuni relativi, ad esempio, all’acquisto di immobili.

Novità 2021

imprenditoria giovanile

Una nuova iniziativa, dal titolo "ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero" e che prevede tra le altre cose anche prestiti per giovani imprenditori, è stata lanciata di recente dalle autoritá nazionali e da Invitalia. Tale programma è destinato, oltre che alle donne, a tutti i giovani fino ai 36 anni su tutto il territorio italiano e prevede incentivi finanziari per la creazione e l'implementazione di un progetto imprenditoriale oppure lo sviluppo di micro o piccole imprese, che siano giá state costituite nel precedente quinquennio.

Tali prestiti per giovani imprenditori sono elargiti sotto forma di finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto, per iniziative progettuali fino ad un massimo previsto di 3 milioni di Euro e per una copertura complessiva del 90% delle spese sostenute. Le societá che possono fare domanda per questi incentivi devono essere state create nei 5 anni precedenti, ma saranno sottoposte a trattamenti economici e norme differenti in base a quale di tali anni si siano costituite. Hanno accesso a tali risorse anche persone fisiche, purché in seguito costituiscano societá.

Tra i vantaggi di poter ricevere un finanziamento europeo c'è quello di poter iniziare da zero la propria attività e inventarsi un lavoro creativo che soddisfi a pieno le proprie passioni ed esigenze.

Le aziende in questione, per ottenere tali incentivi finanziari e prestiti per giovani imprenditori, devono aver una composizione in cui vi sia almeno il 51% di giovani fino a 36 anni. In particolare, tale maggioranza deve essere riferita sia al numero di soggetti presenti nella societá e sia per quanto riguarda le quote di capitale detenute. Ad esempio, se l'azienda richiedente è composta da un over 36 anni e da un giovane al di sotto di tale etá, essa potrá essere ammessa al finanziamento soltanto con l'ingresso di un altro giovane, che rientri nei requisiti richiesti e quindi con meno di 36 anni.

Relativamente alle societá, se questa è stata creata nei 3 anni precedenti, potrá fare richiesta di finanziamenti fino ad un massimo di 1,5 milioni di Euro, per la creazione o lo sviluppo di attivitá giá presenti nel comparto dei servizi, del commercio, del turismo o del manifatturiero. Per quelle aziende sorte da 3 a 5 anni prima, si possono richiedere risorse finanziarie per investimenti fino a 3 milioni di Euro negli stessi ambiti, ma destinati a nuove attivitá o alla diversificazione, trasformazione o ampliamento di quelle giá avviate.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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