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Lo staff leasing è una particolare tipologia di contratto di somministrazione di lavoro, nella quale il lavoratore è assunto a tempo indeterminato. Spesso quando si parla di somministrazione di lavoro si intende il contratto a tempo determinato o contratto a progetto: il lavoratore viene assunto da un’agenzia per il lavoro per un tempo precisamente specificato, durante il quale svolge per l’agenzia una precisa missine lavorativa. Nel caso dello staff leasing il contratto di somministrazione è a tempo indeterminato.

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Come funziona

In sostanza le agenzie per il lavoro oggi hanno la facoltà di assumere personale a tempo indeterminato, per poi inviarli presso le aziende che ne richiedono i servigi. Il lavoratore ottiene per tutto il periodo che trascorre in azienda le medesime condizioni contrattuali di cui godono i colleghi pari grado e pari mansione; quando il loro aiuto non è più necessario in azienda rimangono comunque dipendenti a tempo indeterminato dell’agenzia per il lavoro, che riconosce loro un certo indennizzo per tutto il periodo in cui si mantengono disponibili a nuove missioni.

I vantaggi per le aziende

Per un’azienda oggi è essenziale riuscire ad avere a disposizione personale adeguato ad ogni singola mansione. Questo tipo di necessità oggi, molto più rispetto a un tempo, varia nel corso degli anni, o anche solo dei mesi dell’anno. Sfruttare contratti di staff leasing consente di diminuire ampiamente i costi burocratici dovuti alla selezione e alla conseguente assunzione di nuovi dipendenti. Oltre a non doversi preoccupare della gestione economica del dipendente, grazie allo staff leasing un’azienda può sfruttare la collaborazione di personale specializzato per un periodo di tempo predefinito, approfittando di un rapporto di lavoro versatile, che si può modificare nel tempo. 

La legislazione in merito di Staff leasing

Secondo le vigenti leggi tutte le aziende possono approfittare di lavoratori in staff leasing, in qualsiasi mansione, anche per professionisti con qualifiche particolari o con competenze originali. All’interno della medesima aziende però la legge prevede che non vi possano essere dipendenti in staff leasing in numero maggiore al 20% del totale degli assunti a tempo indeterminato. Fino al 2015 questo tipo di contratto poteva essere utilizzato solo per lavoratori che operavano in specifici ambiti, con le modifiche legislative invece può accedere a questo tipo di contratto qualsiasi lavoratore. Le aziende non sono tenute a specificare la durata dell’impegno del lavoratore o ad assumerlo dopo uno specifico periodo di tempo.

I vantaggi per il lavoratore

staff leasing

Anche il lavoratore che viene assunto con un contratto di somministrazione a tempo indeterminato può godere di una serie di vantaggi. Il primo è quello che riguarda retribuzione, ferie, trattamento di fine rapporto e così via: tutti questi vantaggi sono identici a quelli dei dipendenti dell’azienda in cui si lavora. Per altro all’interno dell’agenzia per il lavoro si ottiene la possibilità di seguire un percorso professionale personalizzato, in linea con le proprie skill e le esperienze pregresse. Si può seguire un percorso di carriera e di formazione continua, approfittando anche dei sistemi di caring che dell’agenzia per il lavoro garantisce.

Gli svantaggi dello staff leasing per il lavoratore

Finora abbiamo parlato di cos’è lo staff leasing e di quali sono i vantaggi sia per le aziende che per i lavoratori, vediamo ora il punto dolente, ovvero i “contro” di questa formula particolare di assunzione. Da un lato, come abbiamo già visto, i pro sono gli stessi di un contratto standard, soprattutto se si tratta di un tempo indeterminato, in termini quindi di ferie, malattia, ex festività non godute, permessi e contribuzione non cambia assolutamente nulla. Cosa cambia, allora, per chi viene assunto con questa formula particolare? Molto dipende dalla realtà aziendale e non c’è una regola che valga per tutti.

Tuttavia, a volte, chi viene assunto in staff leasing non riceve lo stesso trattamento di “accoglienza” degli altri dipendenti, dovendo fare a meno del proprio biglietto da visita e della propria mail e utilizzando, quindi, materiale genericamente aziendale. Ovviamente, è bene sottolinearlo ancora una volta, molto dipende dalla tipologia di azienda. A volte, essere assunti in staff leasing potrebbe consentire all’azienda una maggiore pigrizia e minore interesse di investimento sul proprio dipendente. Grazie ai vantaggi di questo tipo di assunzione, infatti, l’impresa potrebbe essere poco stimolata a far crescere professionalmente il proprio dipendente che, in ogni caso, conviene. In genere, comunque, chi viene assunto con questa formula è per svolgere mansioni impiegatizie.

Una leggera differenza rispetto ai contratti standard, poi, è che di solito la contrattazione aziendale per eventuali bonus, incentivi o premi di produzione non viene estesa anche allo staff leasing, ma solo ai dipendenti normalmente assunti. Questo, di contro, potrebbe comportare da parte del dipendente una minore produttività in quanto la crescita economica e professionale potrebbe non essere proporzionata a quella dei colleghi. A volte, inoltre, i dipendenti in staff leasing potrebbero anche essere coinvolti meno in viaggi aziendali o formazione, sempre per il discorso fatto in merito al minore stimolo dell’azienda di investire su queste persone già di per sé “convenienti”.

Tutto questo, insomma, potrebbe far corrispondere a una maggiore flessibilità di questa formula anche una minore responsabilità avvertita reciprocamente sia dal personale che dall’azienda. L’azienda ha un dipendente conveniente su cui investire il minimo indispensabile e, dall’altra parte, il personale si sente poco motivato e comunque sicuro nella sua posizione comoda. Insomma, l’affitto potrebbe essere vissuto e letto come una sorta di de-responsabilizzazione dello staff e dell’impresa. Ma, ripetiamolo ancora una volta, molto dipende dalle motivazioni che spingono l’azienda a scegliere lo staff leasing e dalla stessa realtà imprenditoriale.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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