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Durante un incontro motivazionale, l’esaminatore tende a fare numerosissime domande al suo interlocutore. A volte ci si chiede se alcune siano domande per un colloquio di lavoro? Non si tratta di conoscere la vostra vita privata o cose banali, l’obiettivo è quello di far emergere dalle domande la personalità oltre al profilo del candidato.

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Ci sono diverse tipologie di domande in base all’argomento trattato possiamo per semplificazione definirle:

Quelle relative al percorso formativo

Tale tipo di domande può comprendere delucidazioni su:

  • studi effettuati,
  • materie preferite,
  • relazioni con i compagni o gli insegnanti.

Se si è svolto anche un percorso universitario le domande potrebbe vertere sulle difficoltà incontrate o sulle modalità di studio e preparazione agli esami.

Quelle relative alle esperienze lavorative

Solitamente il selezionatore pone domande circa l’azienda in cui si è lavorato precedentemente, il tipo di lavoro svolto e a volte anche sul tipo di contratto e la retribuzione percepita. Nel caso si stia ancora lavorando, con molte probabilità il reclutatore vi chiederà il perché vorreste cambiare.

Informazioni personali esposte in maniera chiara

Una delle domande che maggiormente mette in difficoltà i candidati è quella relativa ai propri pregi e i propri difetti. Riconoscere i propri difetti è molto importante perché mostra una consapevolezza del proprio io, al contempo è bene spiegare come si sta tentando di migliorare; è importante far sapere di aver già individuato gli strumenti per migliorarsi.

Le domande di colloquio personali includono anche i propri desideri e le proprie aspirazioni lavorative. Pensateci e rispondete in modo pronto e sincero. Dimostrare di avere fiducia nell’interlocutore significa sapersi raccontare.

Anche il candidato deve fare domande

Dal momento che lo scopo di un colloquio conoscitivo è anche quello di avere maggiori informazioni circa il lavoro che si andrebbe a svolgere, è bene chiedere delucidazioni relative a ciò che non è ancora chiaro. Porre domande non è un difetto, anzi mostra un reale interesse per la posizione aperta.



Prima di congedarvi, chiedete anche quale saranno i tempi per conoscere l’esito della selezione e se verrete contattati anche in caso non veniste scelti per la posizione.

Il lavoro nella ricerca del personale: chi c'è dall'altra parte?

In un momento storico nel quale la ricerca del posto di lavoro rappresenta la prima preoccupazione per sempre più persone, le (poche) aziende che in cerca di nuovi dipendenti sono nella condizione di poter scegliere elementi anche estremamente qualificati, scelti tra un grandissimo numero di richiedenti.
Poiché, come detto, le richieste di lavoro all'interno delle aziende aumentano ogni giorno, è divenuta prassi che le imprese si affidino a figure professionali specifiche che si occupino della selezione e della ricerca del personale lavoro.

Come anticipato, la ricerca del personale di lavoro viene svolta da agenzie specifiche che si occupano di dare consulenza e di trovare particolari lavoratori richiesti dalle aziende, valutando tra diverse proposte le candidature più adatte alle esigenze e ai ruoli che servono alle imprese.

Questo tipo di indagine è dunque importante per le aziende che necessitano di nuovo organico e può essere svolta anche utilizzando il web e i siti dedicati a questo genere di selezione.
professionisti che operano in questo campo iniziano le loro indagini studiando, in primis, l'organizzazione lavorativa dell'impresa che richiede tale prestazione, cercando anche di individuare le reali necessità dell'azienda stessa.
E' solo in un tempo successivo che l'agenzia inizierà a pianificare la ricerca delle candidature, determinando i criteri da utilizzare durante la selezione, per poi procedere all'effettiva valutazione di tutti i candidati, per cercare il più idoneo al ruolo professionale richiesto.

Capire anzitutto quale sia la cultura aziendale, quali scopi abbia e come intenda perseguirli, rappresenta non un "di più" ma un elemento essenziale dell'indagine dei periti selettori: trascurare questo aspetto potrebbe portare a colloqui di lavoro nei quali si ricerchino aspetti differenti da quelli realmente necessari all'impresa, con conseguenze assai negative sia a breve che a lungo termine.

Differenze tra colloquio conoscitivo e colloquio tecnico

Le interviste di lavoro sono un passaggio cruciale nel processo di selezione di un candidato. Solitamente, si distinguono due tipi di colloqui: il colloquio conoscitivo e il colloquio tecnico. Entrambi hanno obiettivi specifici e pongono domande diverse per valutare le competenze e la qualificazione dei candidati. In questo articolo, esploreremo le differenze tra questi due tipi di colloqui.

Il colloquio conoscitivo

Il colloquio conoscitivo, anche chiamato colloquio preliminare o colloquio di screening, è il primo incontro tra un candidato e il datore di lavoro. Il suo obiettivo principale è quello di valutare se il candidato corrisponde alle aspettative iniziali dell'azienda. Durante questo colloquio, i reclutatori cercano di ottenere una visione generale delle capacità, delle esperienze e della personalità del candidato.

Durante un colloquio conoscitivo, vengono poste domande generali volte a conoscere meglio il candidato. Ad esempio, potrebbero chiedere delle esperienze passate, motivazioni per la ricerca di una nuova opportunità lavorativa e aspettative salariali. Alcuni esempi di domande comuni potrebbero essere:

  • "Parlaci di te e delle tue esperienze lavorative."
  • "Quali sono le tue motivazioni per cambiare lavoro?"
  • "Quali sono i tuoi punti di forza e debolezza?"

Il colloquio tecnico

Il colloquio tecnico, a differenza del colloquio conoscitivo, si concentra sulla valutazione delle competenze tecniche del candidato. Questo tipo di colloquio è di solito condotto da esperti del settore o da membri del team di lavoro con cui il candidato potrebbe collaborare. L'obiettivo principale è valutare la capacità del candidato di risolvere problemi specifici e di applicare le competenze richieste per il ruolo.

Nel colloquio tecnico, le domande sono incentrate sulle competenze tecniche e sui problemi pratici che il candidato potrebbe affrontare nel ruolo. Ad esempio, se si tratta di un colloquio per un programmatore, potrebbero essere poste domande sulle competenze di programmazione, algoritmi e problem-solving. Ecco alcuni esempi di domande comuni in un colloquio tecnico.

  • "Descrivi un progetto tecnico a cui hai lavorato di recente."
  • "Quali linguaggi di programmazione conosci e quali sono le tue competenze principali?"
  • "Risolvi questo problema di algoritmo."

Gli stage di formazione

La ricerca del personale lavoro prevede spesso anche periodi di formazione dei candidati mediante attività formative mirati al tipo di lavoro richiesto. L'agenzia dovrà inoltre occuparsi di dare assistenza durante la fase di inserimento lavorativo dei candidati selezionati.
Ciò può avvenire solo a seguito di un'eccellente interazione con l'impresa che ha richiesto i servigi dei periti selettori, ponendola pertanto non solo come una cliente ma come entità cooperante nel progetto.

Avvalersi di un'organizzazione dedicata può, in definitiva, essere un ottimo modo per rendere l'azienda più efficiente e altamente qualificata, con personale specifico, mirato e tecnicamente valido, agevolando anche la produzione della stessa.

Se ti stai avvicinando al mondo del lavoro e hai intenzione di intraprendere la carriera da libero professionista o di cercare un impiego in un'azienda, questi articoli possono fornirti informazioni preziose per orientarti al meglio:

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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