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L’Ispettorato del lavoro, oggi Servizio Ispezione del lavoro è composto da funzionari della Direzione Provinciale del lavoro con qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria.

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Il lavoro fa parte della vita e, se avete deciso di lavorare come dipendenti, dovreste essere al corrente di come funziona la legislazione del lavoro. In questo paragrafo verranno elencati alcuni diritti fondamentali che sono imprescindibili per chi lavora in un’azienda per cui, se qualcosa non rientra nei parametri qui elencati, dovreste segnalare il tutto e pensare che voi siete tutelati da diritti sanciti dalla costituzione, materia di assunzioni, licenziamenti, lettere di richiamo e molto altro. Come primo diritto, proprio la costituzione, stabilisce che deve esserci una retribuzione proporzionale alla quantità e qualità del lavoro e,soprattutto, sufficiente ad assicurare a sé stessi e, alla famiglia di appartenenza, un’esistenza libera e dignitosa. Un altro appunto che, in alcuni paesi orientali, non è stato attentamente interiorizzato, è sull’orario di lavoro. La durata dell’orario normale di lavoro, è stabilita per legge in un massimo di quaranta ore settimanali, anche se i CCNL possono prevedere anche durate inferiori.

I compiti dell'ex ispettorato del lavoro? 

Tutte le ore che superano il limite legale di 40 ore, saranno automaticamente considerate come supplementari, motivo per cui dovranno essere pagate come straordinario. A tutto ciò deve anche essere affiancato un riposo settimanale, a cui il lavoratore ha pieno diritto. Ogni sette giorni infatti, il lavoratore ha il diritto di un riposo di almeno 24 ore consecutive, che di regola deve coincidere con la domenica. Nel 2008 però la legislazione ha subito una modifica che conferisce maggiore flessibilità al datore di lavoro: il riposo settimanale è calcolato come media di un periodo non superiore a 14 giorni, quindi il datore di lavoro può organizzare turni che prevedono lavoro anche per più di 6 giorni consecutivi, purché nel calendario di 14 giorni, siano contemplate 48 ore di riposo. Una nota di riguardo la legislazione l’ha dedicata anche ai genitori, per cui la paternità e la maternità sono considerati un sacrosanto diritto: il testo unico per la tutela della genitorialità prevede varie forme di tutela in materie che vanno dal divieto assoluto di licenziare la lavoratrice madre dall’inizio della gestazione fino al compimento di un anno del bambino fino ad un periodo di astensione obbligatoria dall’ambito lavorativo, di uno facoltativo a discrezione della lavoratrice o lavoratore. Dove si tutela chi ha un figlio, si tutela anche chi si trova prime armi, motivo per cui il diritto allo studio deve essere garantito a chi vuole lavorare per cominciare a familiarizzare con l’ambiente lavorativo.

Chi segue corsi scolastici ha parallelamente diritto ad effettuare turni e orari di lavoro particolari e godere di permessi per frequentare i corsi da lui scelti. I diritti sono tanti e vanno conosciuti, perché sono la chiave per il rispetto fra chi lavora e chi paga. Oltre a quelli citati esiste anche il diritto ad infortuni e malattie sul lavoro, il diritto alla sicurezza, all’attività sindacale, allo sciopero e alla parità tra uomo e donna. I diritti fanno gli uomini e le donne e, conoscerli conferisce loro dignità umana.

Storia ed evoluzioni di questo organo

ispettorato del lavoro

Con la legge n. 4828 dell'aprile 1879 si istituì il Ministero dell'Agricoltura, industria e Commercio e due posti di Ispettori dell'Industria e dell'insegnamento industriale. Circa 15 anni più tardi venne istituito il Corpo degli Ispettori e Ingegneri delle miniere.

Fu la legge del 17 marzo 1898 n. 80, che sancì la necessità che fossero funzionari con compiti di Polizia Giudiziaria a salvaguardare l'applicazione delle leggi in materia di lavoro. Nel 1904 la Convenzione tra Italia e Francia ratificò la creazione del futuro Ispettorato del Lavoro.

Ruoli e compiti oggi per l'INL

La Legge n. 183/2014 – nota anche come Jobs Act – e il decreto legislativo n. 149 del 14 settembre 2015 istituisce l’Agenzia Unica Ispettiva ovvero l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) con lo scopo di razionalizzare e semplificare la vigilanza in materia di lavoro. Il decreto configura l’Agenzia come un organo dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e con autonomia di organizzazione e indipendenza contabile, ma sottoposta al controllo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. 

Consulta il nostro articolo per acquisire maggiori informazioni su cos'è il Jobs Act.

L’Ispettorato del lavoro è divenuto operativo il 1° gennaio 2017 e le attività che svolge contemplano:

  • Attività ispettive già esercitate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, INPS e INAIL;
  • Programmazione;
  • Coordinamento centrale e territoriale;
  • Vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, contributiva e assicurativa.

Limitatamente alle attività ispettive, l’Ispettorato del lavoro esercita il controllo sul rispetto della normativa sulla salute e la sicurezza sul posto di lavoro e la gestione dei contenziosi in ambito giuslavoristico e la legislazione sociale. 

La struttura dell’INL è stata modificata con Legge n. 145 del 30.12.2018 che dispone un ampliamento dei reparti dirigenziali. Il successivo decreto Direttoriale n. 9 del 13.02.2019 adotta una prima riorganizzazione delle strutture centrali suddividendole in 4 direzioni:

  • Direzione Centrale Vigilanza, Affari Legali e contenzioso che si compone a sua volta di 4 uffici:
    • Affari Generali, Monitoraggi e Attività Internazionale;
    • Vigilanza Lavoristica, previdenziale e assicurativa;
    • Vigilanza Salute e sicurezza;
    • Affari Legali e contenzioso.
  • Direzione Centrale Risorse Umane, finanziarie e logistica che si compone di 5 uffici:
    • Affari Generali, relazioni sindacali, ufficio appalti e logistica;
    • Gestione e Sviluppo risorse Umane;
    • Bilancio e Patrimonio;
    • Amministrazione e contabilità;
    • Contenzioso e UPD.
  • Direzione centrale pianificazione, strategia organizzazione, tecnologie e innovazione che si compone di 4 uffici:
    • Pianificazione strategica, controllo di gestione e valutazione della performance;
    • Organizzazione, processi e R&S;
    • Strategia Information Technology, sistemi di supporto e cooperazione applicativa;
    • Infrastrutture e sistemi IT.
  • Direzione centrale controlli, trasparenza e comunicazione che si compone di tre uffici:
    • Audit interno anticorruzione e trasparenza;
    • Relazioni con il pubblico;
    • Protezione dei dati.

Tra i ruoli dell’Ispettorato del lavoro vi è anche l’assunzione di unità di dirigenza non generali per una maggiore presenza e capillarità sul territorio. Il decreto Direttoriale n. 22 del 06.04.2020 ha assegnato al direttore dell’Ispettorato del lavoro la direzione delle quattro direzioni generali sopra elencate. La riorganizzazione ha avuto decorrenza dal 27 aprile 2020. A livello periferico, l’Agenzia si articola in:

  • Quattro ispettorati interregionali del Lavoro le cui sedi sono rispettivamente a Napoli, Roma, Venezia e Milano;
  • 74 ispettorati del lavoro territoriali.

FAQ

Cosa fa l'Ispettorato del Lavoro?

L'Ispettorato del Lavoro è un organo istituzionale che svolge funzioni di vigilanza e controllo sul rispetto della normativa del lavoro e della previdenza sociale da parte dei datori di lavoro. Si occupa anche di fornire assistenza e informazioni ai lavoratori e ai datori di lavoro.

Come posso contattare l'Ispettorato del Lavoro?

L'Ispettorato del Lavoro può essere contattato tramite diversi canali. Ogni regione o provincia ha uffici locali, e puoi trovare i contatti specifici (come numeri di telefono, indirizzi email e indirizzi fisici) sui siti istituzionali o tramite una ricerca online. Molte regioni offrono anche servizi di consulenza telefonica o online.

In quali situazioni dovrei rivolgermi all'Ispettorato del Lavoro?

Puoi rivolgerti all'Ispettorato del Lavoro in vari casi, come in presenza di violazioni dei diritti dei lavoratori, mancato rispetto delle normative contrattuali, questioni relative a sicurezza e salute sul lavoro, o per ricevere informazioni e chiarimenti sulla legislazione del lavoro e previdenziale.

Qual è la procedura per presentare un esposto all'Ispettorato del Lavoro?

Per presentare un esposto all'Ispettorato del Lavoro, è necessario compilare un modulo specifico (reperibile online o presso gli uffici locali) fornendo tutti i dettagli relativi alla segnalazione. L’esposto può essere presentato anonimamente, e può essere inviato via posta, via fax, via email, o consegnato a mano presso l’ufficio territoriale competente.

Cosa succede dopo aver presentato un esposto all'Ispettorato del Lavoro?

Dopo la presentazione di un esposto, l'Ispettorato del Lavoro avvierà un'indagine preliminare sulla base delle informazioni fornite. Se necessario, potranno essere eseguiti controlli e ispezioni presso il luogo di lavoro indicato. L'organo competente valuterà quindi le eventuali violazioni e intraprenderà le azioni appropriate, che possono includere sanzioni amministrative o penali contro il datore di lavoro, se giustificato dalle evidenze raccolte.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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