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Dopo avervi illustrato i compiti del Centro per l'impiego a Milano e i lavori da fare in albergo, oggi vi portiamo all'estero. Sei stanco di lavorare come cameriere, baby sitter, dog sitter e simili? Vediamo come trovare lavoro all'estero.

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Reperire quante più informazioni possibili per l'impiego in un altro Paese

Se vuoi sapere come trovare lavoro all'estero le prime cose che devi far sono:

  • consultare riviste, giornali e magazine stranieri che abbiano una sezione dedicata al lavoro, disponibili in edicola.
  • contattare il servizio pubblico per l’impiego dello Stato Europeo in cui ci si reca. Questa è forse la strada più semplice; è bene sapere che in alcuni Stati sono presenti agenzie di Collocamento private.
  • rivolgersi all'ufficio di collocamento locale o regionale.

Nei colloqui per un impiego all'estero il reclutatore verificherà anche la conoscenza e la padronanza della lingua.

I documenti per chi tenta di trovare un'attività fuori dall'Italia

Riportiamo di seguito una lista di documenti utili su come trovare lavoro all'estero; questi sono importanti per presentarsi ad un colloquio in un paese del sistema economico europeo:

  • un documento d’identità valido;
  • copia del certificato di nascita;
  • il modulo E per l’assistenza sanitaria (In Italia il modello E111);
  • alcune foto-tessere.

I profili più ricercati

Chi ha intenzione di sapere come trovare lavoro all'estero, deve capire bene in quale ambito può avere più successo e stabilire fin da subito se impegnarsi nella ricerca di una posizione correlata al proprio percorso di studi; chi invece non ha ancora iniziato a seguire un percorso formativo, ha più margini di libertà, e può avere un ventaglio maggiore di possibilità e offerte che fanno al caso suo.

Attualmente, le maggiori disponibilità di lavoro fuori dall’Italia provengono dal mondo informatico, in particolare il campo dell’ICT e del networking. La richiesta, in particolare negli USA e nel Canada è molto alta, e l’interesse di molte aziende di quest’area cercano ogni mese specialisti che sappiano gestire reti informatiche: chi è interessato a questo tipo di ambito lavorativo deve comunque iniziare a farsi le ossa in Italia cercando di arrivare ad ottenere certificazioni che garantiscono, nell’80% dei casi, ottime prospettive di lavoro all’estero.

Come trovare lavoro all'estero

Un altro segmento tecnico legato all’enorme ambito dell’informatica è quello del programmatore: chi conosce la lingua inglese non avrà problemi, se dotato dei diplomi e delle certificazioni necessarie, a far valere il proprio Curriculum, accompagnandolo possibilmente da una lettera di presentazione o una scheda anagrafica presso società e aziende appartenenti alla Comunità Europea.

Stesso discorso per settori meno tecnici ma comunque legati all’ambito informatico, come esperti di web marketing e web design.
Chi vuole sacrificare alcuni mesi in cambio di un ottimo stipendio, può invece provare esperienze sulle navi da crociera, oppure sulle piattaforme petrolifere: difficilmente vi sembrerà di stare lavorando in “acque internazionali”, poichè si tratta di passare molti mesi in strutture particolari, che mettono a dura prova i lavoratori a causa degli orari e delle richieste. Ma ogni mese il sorriso può tornare andando a sbirciare il netto percepito in busta paga!

Anche l’ambito della ricerca scientifica paga molto fuori dall’Italia: c’è da fare sicuramente della gavetta all’inizio, ma una volta che ci si è fatti valere nei campus, nelle università e nei centri di ricerca internazionali, i risultati pagheranno degli sforzi iniziali.

Lavorare in Svizzera: sogno o realtà?

Vuoi sapere come trovare lavoro all'estero? Lavorare in Svizzera sarebbe un sogno per molti italiani. Per alcuni è già una realtà, ma quanto è destinato a durare?

La Svizzera è un paese complicato, unisce la cultura e la lingua tedesca con quella francese e italiana ed è uno dei paesi più ricchi e felici al mondo. Negli ultimi anni gli stranieri che si sono trasferiti alla ricerca di un impiego in Svizzera sono aumentati esponenzialmente, arrivando a costituire il 23% della popolazione totale. Una presenza mal tollerata dagli svizzeri che nel 2014, attraverso un referendum molto contestato dall’UE, hanno deciso di ridurre drasticamente il numero dei permessi di soggiorno.

Si è infranto il sogno di poter lavorare in Svizzera? Ancora no. E’ vero che il referendum in questione limiterà fortemente l’accordo di libera circolazione di Schengen (di cui la stessa Svizzera fa parte), ma non entrerà in vigore prima del 2017. C’è ancora un anno o poco più per tentare la fortuna e trovare lavoro in Svizzera.

Conviene cercare una posizione in Svizzera? Consigli per la ricerca di un'occupazione

Moltissimi commettono l’errore di immaginare la Svizzera come un El Dorado del mondo del lavoro: lavoro facile, stipendi stellari e vita agiata. Senza dubbio gli stipendi sono all’incirca 3-4 volte più alti dei corrispettivi italiani. Un muratore che trova impiego in Svizzera può arrivare a percepire 3500-4000€ al mese, contro i 1200€ di un muratore italiano. E lo stesso vale per altre figure professionali.

Tuttavia, la Svizzera non esula dalle leggi basilari dell’economia e di conseguenza, gli stipendi elevati sono bilanciati da un costo della vita altrettanto sostenuto. Se si sceglie di abitare in città gli affitti sono molto cari e ciò che rimane va bene per una vita più che dignitosa, ma resta ben poco per il risparmio.

Se si ha intenzione di trasferirsi per lavorare in Svizzera è bene prendere tutte le informazioni necessarie per essere in regola con i documenti. Le leggi sono ferree ma la burocrazia non è complicata come quella italiana.

Le istituzioni Elvetiche mettono a disposizione vari siti per aiutare chi vuole sapere come trovare lavoro all'estero. Sul portale dedicato al mondo del lavoro Emergenzalavoro.com è possibile reperire, oltre a numerevoli offerte di lavoro in Svizzera, tutte le informazioni necessarie e tutti i link dei siti istituzionali Elvetici dedicati all'immigrazione.

Conviene ai frontalieri

Lavorare in Svizzera sta quindi diventando una buona soluzione per progetti a breve termine (a causa della stretta alle frontiere) e per chi è un frontaliero, ovvero vive in Italia e lavora in Svizzera (costo della vita molto più basso in Italia). Ma il mito della Svizzera come paradiso per tutti è destinato a sbiadire, solo i più fortunati riusciranno a trasferirsi in terra Elvetica.

eTA per il Canada

Il Canada è un paese ambito per molti aspetti, dalla qualità della vita allo svago, dalla cultura alle attrazioni turistiche. In ogni caso che ci si vada per vacanza o per lavoro, l’ingresso nel Paese prevede un visto o l’autorizzazione chiamata eTA per un viaggio in Canada (electronic Travel Authorization – l’autorizzazione elettronica di viaggio). L’eTA è stato introdotto in Canada nel 2016, è obbligatorio per tutti i cittadini stranieri che entrano in Canada, senza limiti di età. L’eTA è strettamente legato al passaporto e lo si richiede per turismo, per affari o anche solo per il semplice transito nel paese. La sua validità è di 5 anni, ma se la validità del passaporto scade prima dei cinque anni, anche l’eTA decade e non è più valido. Con il rinnovo del passaporto occorrerà rinnovare anche l’eTA.

Dal momento che l’eTA è necessaria per l’ingresso in Canada è bene sapere come fare per ottenerlo. La richiesta eTA è molto semplice e si esegue esclusivamente per via telematica. Occorrono pochi minuti e – ovviamente – la conoscenza di una delle lingue che si parlano nel Paese. L’approvazione e il rilascio del documento avvengono nel giro di poco tempo e tramite comunicazione e-mail (entro 72 ore dall’inoltro della domanda). A seconda della provenienza del richiedente, la domanda per ottenere l’eTA potrebbe richiedere alcuni giorni prima di essere evasa. Dipende, infatti, da eventuali documenti aggiuntivi richiesti in corso di compilazione del modulo online. Proprio per questa “flessibilità” della tempistica – per quanto celere – si suggerisce di effettuare la procedura in tempo utile e prima di recarsi in aeroporto: infatti, non sono ammessi all’imbarco quei cittadini per cui la domanda risulta ancora in via di approvazione. L’eTA è un documento che deve essere in possesso del viaggiatore prima dell’imbarco. Chi necessita di un eTA di urgenza, potrà farne richiesta urgente online entro 24 ore, ma con un addebito di supplemento sulle tariffe standard pari a 17,50 € a richiedente. 

Quali sono i documenti richiesti durante la compilazione della richiesta eTA

In fase di compilazione del form per l’ottenimento dell’eTA Canada online, vengono richiesti i seguenti documenti:

  • Passaporto in corso di validità (con chip digitale);
  • Carta di credito o debito (da utilizzare per il versamento degli oneri amministrativi pari a 7 dollari canadesi – 19,95 € a viaggiatore);
  • Indirizzo di posta elettronica presso cui inviare l’autorizzazione approvata.

Chi desidera studiare o lavorare in Canada in determinati casi deve richiedere, oltre all’eTA Canada, anche un permesso di studio (“study permit”) o un permesso di lavoro (“work permit”). Non sono ritenuti idonei all’eTA i viaggiatori con precedenti penali, affetti da malattie virali trasmissibili gravi o dipendenti da sostanze stupefacenti.

eTA per il Canada

È importante sottolineare che l’eTA viene richiesta solo a chi entra in Canada per via aerea. Pertanto chi entra nel Paese via terra (automobile, autobus, treno) o via mare (nave incluse quelle da crociera) non ha l’obbligo di esibire o possedere l’eTA. Durante il periodo di validità totale di 5 anni, con l’eTA è possibile effettuare molteplici viaggi in Canada, ma ogni soggiorno in Canada con questa autorizzazione di viaggio può durare al massimo 6 mesi consecutivi. La tempistica è confermata dagli agenti e funzionari transfrontalieri al momento dell’arrivo tramite apposizione del timbro sul passaporto.

Lavorare in Canada

Gli ultimi anni, il Canada ha avviato una campagna occupazionale notevole e, infatti, si sono registrati aumenti costanti di persone occupate nei settori più svariati, dai mestieri tecnici alle professioni qualificate. Tuttavia, l’emergenza sanitaria ha messo in evidenza alcuni punti scoperti e sta dettando l’orientamento professionale sia nel Paese che per quanto riguarda i lavoratori stranieri. Le professioni più richieste per a title="Lavorare in Canada con un’eTA" " " ">"avorare in Canada sono sempre più orientate alla ricerca di professionisti nell’ambito delle nuove tecnologie, la sicurezza e l’assistenza sanitaria. Per ciascuno di questi ambiti, si cercano professionisti a tutti i livelli: dai tecnici elettronici agli ingegneri (meccanici, informatici, elettronici), dai commessi e addetti al servizio clienti fino al marketing manager, ai manager delle risorse umane e alle professioni sanitarie di ogni ordine e grado.

I requisiti per la domanda di emigrazione per lavorare in Australia: conviene informarsi

Per presentare una domanda di emigrazione e poter così trovare lavoro in Australia, sono necessari i seguenti requisiti: età inferiore ai 45anni; conoscenza della lingua inglese (vocational English); essere in possesso di una qualifica professionale.

All'interno della domanda di emigrazione bisogna inoltre specificare l'occupazione per la quale si decide di trasferirsi a lavorare in Australia. L'impiego dovrà essere presente nella Skilled Occupations List (SOL), in caso contrario è inutile inoltrare la domanda di emigrazione.

La valutazione professionale: ecco come fare anche dopo i 40 o 50 anni

Chi intende trovare lavoro in questa nazione, prima di presentare la domanda di emigrazione, viene sottoposto a una valutazione professionale, effettuata dietro apposita domanda da presentare all'autorità australiana che si occupa del settore lavorativo prescelto.

La documentazione si basa sul curriculum scolastico e lavorativo del richiedente. Per conseguire un alto punteggio (60 punti), è indispensabile dimostrare un'esperienza lavorativo di sei mesi, nel corso dei dodici precedenti la domanda di valutazione.

Scegliere il visto più appropriato per l'Australia (per italiani): esiste un'età minima?

Ne esistono di diverso tipi, ognuno indirizzato ad una professionalità diversa:

  • Visto turistico per l'Australia. Non permette di lavorare ma di studiare l'inglese in loco per tre mesi. Si può ottenere per via telematica. Richiede, tuttavia, il possesso di un biglietto di ritorno entro la data di fine. Può essere commutato in un visto di studio.
  • Visto studente. Viene rilasciato dopo l'iscrizione full time ad un corso di studio http://www.arealavoro.org/vacanza-studio-inpdap.htm. Si può richiedere tre mesi prima dell'inizio della classe e dura sino alla fine di questa. Permette, inoltre, di lavorare per un monte ore definito alla settimana.
  • Visto vacanza-lavoro. Dura un anno ed è rinnovabile a certe condizioni. Il richiedente non deve avere più di 31 anni, nessun figlio a carico, potrà lavorare 6 mesi presso lo stesso datore di lavoro e consente di studiare per 4 mesi l'inglese.
  • Sponsor Visa. Si tratta di un visto che appartiene ai documenti necessari per emigrare definitivamente in Australia. Viene concesso ai lavoratori chiamati in Australia da un datore per un impiego full time e dura per tutta la durata del contratto stipulato (in media 4 anni).
  • Business Visa. Per gli italiani che vogliono investire in Australia aprendo un'attività. Richiede il possesso di un ingente quantità di denaro da investire.
  • Skill Visa. Per i lavoratori con particolari profili professionali che vengono selezionati dal Governo Australiano che si adopera per cercar loro un impiego permanente.

Per gli ultimi tre visti, i requisiti sono più stringenti:

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  • Ottima conoscenza dell'inglese (certificata con almeno un livello 5 dell'International English Language Testing System)
  • Età inferiore ai 49 anni
  • Lo Sponsor Visa e lo Skill Visa vengono dati, come accennati, in base ai profili professionali. Esistono tool interessanti per valutare se il proprio profilo può essere appetibile per le aziende, come lo Skill Select.

Trovare lavoro in Australia: non solo nelle fattorie

Esistono numerosissimi siti – sia in italiano che in inglese – che pubblicano annunci di lavoro per il mercato australiano. È ovvio, tuttavia, che è molto difficile per un datore di lavoro assumere un dipendente che non ha mai conosciuto.
Allora, qual è la via più giusta?

Se si è sotto i 31 anni, è possibile affidarsi ad agenzie – istituzionali e non – che organizzano programmi ad hoc per visti da studenti o vacanze lavoro: passare un breve periodo in Australia è fondamentale per capire se è la terra giusta per noi.

Come si è visto, i requisiti per altri visti sono difficile da possedere. Innanzitutto è fondamentale guadagnare una conoscenza dell'inglese di alto livello e poi raggiungere un profilo professionale specializzato.

L'Australia non è più la terra del boom economico di pochi anni fa: il mercato ha raggiunto una certa maturità e trovare lavoro per stranieri è diventato difficile.
Il mito della vita agricola è quasi superato: è un buon modo per iniziare ad ingranare, ma non permette visti permanenti né di acquisire skill particolari da rivendere in altri settori.

Un consiglio su tutti: è molto utile tenere contatti con le ambasciate, anche grazie ai siti web, e tendere l'orecchio sui programmi che ad intervalli regolari il governo australiano promuove per incrementare l'occupazione.

Speriamo di averti chiarito come trovare lavoro all'estero.

Se ti stai preparando per entrare nel mondo del lavoro e vuoi esplorare le opzioni disponibili, sia come libero professionista sia come dipendente, questi articoli sono una lettura consigliata per farti un'idea più chiara delle possibilità che hai davanti:

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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