Su questa vicenda e più in generale ha puntato il faro l’Antitrust che recentemente ha dichiarato che sia il servizio dei tassisti che quello delle auto a noleggio con destinazione porti e aeroporti debbano essere permessi anche a quelle licenze concesse dai Comuni di altre Regioni. Proprio qui è il terreno di battaglia con i tassisti che rivendicano invece la loro prerogativa. In passato per difendere i loro diritti, per esempio a Roma, sono stati capaci anche di fermare un’intera città; di questo passo trovare una soluzione sarà molto difficile.
Un’altra polemica aperta è con la neonata Uber, un sistema di auto a noleggio che si serve di un’applicazione per smartphone per attrarre la clientela. Diventare conducenti Uber è molto semplice e anche se il servizio potrebbe essere più costoso rispetto ai tassisti, molte persone lo hanno preferito per la velocità della chiamata e la qualità del servizio stesso.
Il fatto che chiunque possa diventare conducente Uber (per diventare autista di UberPop per esempio sono sufficiente tre anni dal conseguimento della patente e l’assicurazione per la tutela della clientela) e la mancanza di regole certe (si va avanti di proroga in proroga ormai da anni) ha scatenato la rivolta dei taxi che non vedono tutelato il proprio servizio. Da qui è arrivata la risposte dell’URI (Unione Radiotaxi Italia) che ha elaborato un’applicazione per sistemi IOS e Android in modo da mettere in contatto clienti e conducenti per un servizio più rapido. Attualmente questo servizio è in uso in quaranta città italiane e le novità previste riguardano anche il pagamento, da effettuare sia tramite PayPal che con uno speciale abbonamento aziendale.
Abbiamo detto quindi che, per ottenere la licenza per il taxi, bisogna avere almeno 21 anni; aver assolto a tutti gli obblighi scolastici; possedere la cittadinanza italiana o di uno Stato UE; aver conseguito la patente B o una superiore (come la C o la D). Tuttavia, purtroppo, i requisiti richiesti non terminano qui. Ve ne sono infatti di ulteriori, che vanno poi ad aggiungersi alla singola regolamentazione regionale o comunale, che ciascun ente locale puó emanare per ottenere la licenza per il taxi.
Difatti, tra i requisiti generali, vi è anche l'aver seguito un corso effettuato da una scuola guida, della durata di due mesi, che fará conseguire all'interessato l'abilitazione alla professione, rilasciata attraverso apposito certificato da parte della Motorizzazione Civile. Inoltre, bisogna aver superato un esame scritto ed uno orale, che permette l'iscrizione al ruolo di conducente pubblico presso la propria Camera di Commercio provinciale. A questo punto, ottenuti tali requisiti, si potrá, come abbiamo detto, partecipare al concorso per ottenere il rilascio della licenza per il taxi.
Se non si volesse attendere il concorso comunale, di cui, ricordiamolo, si deve essere vincitori per poter ottenere tale specifico permesso, esistono anche ulteriori percorsi che si possono intraprendere per conseguire la licenza per il taxi. Infatti, una valida alternativa ai concorsi è quella di acquistare direttamente questo genere di documento, da un tassista che ne abbia uno e che sia disposto a venderlo. La licenza per il taxi, comunque, puó essere acquistata soltanto da un soggetto che l'abbia ottenuta da almeno cinque anni. Il suo costo è variabile e purtroppo non è modesto.
Una volta conseguita la licenza per il taxi tramite concorso oppure attraverso l'acquisto diretto, tuttavia, vi è un obbligo specifico relativo all'area geografica. Infatti, non si puó svolgere la professione ovunque si voglia, ma solo nella propria area di utenza, cioé all'interno della propria provincia o comunque nel territorio delimitato dalla licenza stessa. Se si acquista la licenza per il taxi a Torino, ad esempio, non si puó svolgere tale professione a Roma e provincia. Pertanto, esistono limiti territoriali ben precisi a cui è sottoposto il tassista.
Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.