Un colloquio di successo non ha segreti o formule magiche. Semplicemente consiste in un momento in cui si crea una sorta di feeling tra gli interlocutori per il quale il candidato viene reputato adatto a ricoprire la postazione di lavoro vacante. Tuttavia, molte persone si fanno prendere dal panico o dall’ansia prima di sostenere un colloquio, sentimenti che mettono in ombra le reali capacità e che le fanno apparire goffe o impacciate. In realtà il colloquio andrebbe vissuto come un’opportunità per la persona in cerca di lavoro, una sorta di possibilità di conoscere l’azienda per la quale ci siamo candidati e capire se faccia al caso nostro. Lo stesso avviene dall’altra parte dove il reclutatore indagherà per capire se il candidato sia adatto o meno ad entrare in squadra. Lo farà analizzando le competenze pregresse e le sue soft skills, ovvero l’insieme di capacità “caratteriali” e personali che rendono un candidato interessante ed in linea con il profilo dell’azienda. Vediamo quali sono le più importanti.
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- Quali sono i principali obiettivi di chi è chiamato a parlare in pubblico per lavoro?
- In quale sezione del Curriculum inserire le proprie soft skill?
- Come si dimostrano le soft skills?
- Perché sono così importanti?
- Essere dei leader è importante nella propria professione?
- Consigli per cercare lavoro
- Conclusioni
Le soft skills sono competenze trasversali che non riguardano specificamente una professione o un'attività lavorativa, ma piuttosto caratteristiche personali e sociali, atteggiamenti, abilità di comunicazione e altre capacità personali che permettono a una persona di lavorare efficacemente e armoniosamente con gli altri. Ecco alcune delle soft skills più richieste in ambito lavorativo:
- Comunicazione efficace: È essenziale saper comunicare chiaramente, sia oralmente che per iscritto. Questo include la capacità di ascoltare e comprendere gli altri, così come di esprimere i propri pensieri in modo chiaro e convincente.
- Lavoro di squadra e collaborazione: La capacità di lavorare efficacemente con gli altri, compresi colleghi, superiori, clienti e fornitori, è vitale in quasi ogni ruolo lavorativo.
- Problem solving: Questa è la capacità di affrontare e risolvere problemi in modo efficace e creativo. Il problem solving richiede anche la capacità di prendere decisioni, spesso sotto pressione.
- Adattabilità: In un mondo del lavoro in rapida evoluzione, la capacità di adattarsi a nuove situazioni, tecnologie e sfide è sempre più preziosa.
- Leadership: Anche se non tutti i ruoli richiedono la leadership nel senso tradizionale, la capacità di guidare progetti, prendere iniziativa e motivare gli altri è utile in molti contesti.
- Gestione del tempo e organizzazione: La capacità di gestire efficacemente il proprio tempo e le proprie responsabilità è fondamentale per mantenere l'efficienza e la produttività.
- Etica del lavoro: L'onestà, l'affidabilità, la dedizione e la professionalità sono valori molto apprezzati in ogni ambito lavorativo.
- Empatia: Essere in grado di capire e condividere i sentimenti degli altri può aiutare a costruire relazioni di lavoro forti e durature.
Ricorda, le soft skills sono altrettanto importanti quanto le competenze tecniche specifiche del lavoro (hard skills), e spesso sono quelle che fanno la differenza quando si tratta di assumere, promuovere o licenziare dipendenti.
Quali sono i principali obiettivi di chi è chiamato a parlare in pubblico per lavoro?
I principali obiettivi di chi è chiamato a parlare in pubblico per lavoro sono i seguenti:
- Trasmettere informazioni in modo chiaro e conciso. Questo è l'obiettivo principale di qualsiasi intervento pubblico, sia che si tratti di una presentazione aziendale, di un discorso motivazionale o di una conferenza scientifica.
- Convincere il pubblico. In alcuni casi, l'obiettivo di un discorso pubblico è quello di convincere il pubblico a prendere una certa decisione, ad esempio a votare per un candidato o a cambiare le proprie abitudini.
- Motivare il pubblico. In altri casi, l'obiettivo di un discorso pubblico è quello di motivare il pubblico a prendere una certa azione, ad esempio a intraprendere un nuovo percorso professionale o a fare del bene alla comunità.
Oltre a questi obiettivi principali, chi parla in pubblico per lavoro può avere anche altri obiettivi, come:
- Rafforzare la propria immagine professionale. Un intervento pubblico ben riuscito può contribuire a migliorare l'immagine professionale di chi parla, dimostrando la sua competenza e la sua capacità di comunicare in modo efficace.
- Creare nuove opportunità di lavoro. Un intervento pubblico può essere un'occasione per farsi conoscere da potenziali clienti o da potenziali datori di lavoro.
In generale, chi è chiamato a parlare in pubblico per lavoro deve avere un'ottima preparazione, sia dal punto di vista dei contenuti che dal punto di vista della comunicazione. Deve essere in grado di trasmettere il proprio messaggio in modo chiaro, conciso e convincente, utilizzando un linguaggio appropriato al pubblico a cui si rivolge.
Ecco alcuni consigli per migliorare la propria capacità di parlare in pubblico:
- Praticare, praticare, praticare. Più si parla in pubblico, più si migliora.
- Prepararsi con cura. Conoscere bene il proprio messaggio è fondamentale per trasmetterlo in modo efficace.
- Essere naturali e spontanei. Il pubblico percepisce quando qualcuno è nervoso o forzato, quindi è importante essere naturali e spontanei.
- Concentrarsi sul pubblico. Non bisogna guardare i propri appunti o il proprio cellulare, ma bisogna concentrarsi sul pubblico e sul suo feedback.
- Essere positivi e coinvolgenti. Il pubblico deve essere coinvolto e motivato a seguire il discorso.
Con un po' di pratica e di impegno, chiunque può imparare a parlare in pubblico in modo efficace e raggiungere i propri obiettivi professionali.
In quale sezione del Curriculum inserire le proprie soft skill?
Nel Curriculum Vitae (CV), le soft skills, ovvero quelle competenze trasversali non tecniche che riguardano la personalità, l'approccio al lavoro e le capacità interpersonali, sono particolarmente importanti perché aiutano i potenziali datori di lavoro a comprendere meglio il tuo modo di operare e di interagire con gli altri. Ecco dove e come puoi inserire le tue soft skills in un CV:
- Sezione Profilo Professionale o Sommario: All'inizio del CV, molte persone inseriscono un breve profilo professionale o un sommario. Qui puoi menzionare alcune delle tue principali soft skills, specialmente se sono particolarmente rilevanti per il lavoro a cui stai aspirando. Ad esempio: "Professionista del marketing con forte capacità di leadership, abile nel lavoro di squadra e nella gestione di progetti complessi."
- Sezione Competenze: Puoi avere una sezione specifica intitolata "Competenze" o "Abilità" dove elenchi sia le competenze tecniche sia le soft skills. Assicurati di separarle in modo che sia chiaro quali sono tecniche e quali trasversali. Per esempio:
- Competenze Tecniche: Programmazione in python, Gestione database SQL, ecc.
- Soft Skills: Capacità comunicative, Lavoro di squadra, Problem solving, Gestione del tempo, ecc.
Quando menzioni le tue soft skills, cerca sempre di fornire esempi concreti di come le hai utilizzate o sviluppate. Ciò aggiunge credibilità e mostra ai potenziali datori di lavoro che non stai solo elencando competenze a caso, ma che hai una reale comprensione e esperienza delle soft skills che dichiari di possedere.
Come si dimostrano le soft skills?
Le soft skills, note anche come competenze interpersonali o sociali, si riferiscono agli attributi e alle caratteristiche personali che le consentono di interagire e lavorare efficacemente con gli altri. Mentre la maggior parte delle persone in cerca di lavoro sono consapevoli dell'importanza delle hard skills, che sono abilità tecniche legate a un lavoro specifico, le soft skills possono essere altrettanto importanti quando si tratta di avere successo sul posto di lavoro.
Un conto è mostrare dove abbiamo studiato e quali attestati abbiamo acquisito ed un altro è provare che siamo persone “curiose” e “capaci di lavorare in team”. Come si dimostra l’attitudine caratteriale di una persona? Come si mettono in luce i pregi e come si spiegano i punti deboli? In che modo si evince la mentalità di un candidato? Dimostrare al recruiter quali sono le nostre soft skills non è facile ma se dinanzi a noi abbiamo un selezionatore preparato, egli le intuirà ponendoci delle domande idonee a ottenere le informazioni utili. Tuttavia, determinati quesiti sono pensati proprio per far emergere qual è il nostro vero modo di ragionare.
Alcuni esempi
Per esempio, cosa faresti se, durante il tuo primo giorno di lavoro, un collega commette un errore e il capo si arrabbia con te? Oppure quali stratagemmi usi per gestire il tuo tempo? Se devi portare a termine tre mansioni, da quale inizieresti per primo? Queste domande servono a comprendere il tuo grado di empatia, di pazienza e la tua capacità di risolvere problemi. Sono finalizzate a capire quali sono le tue abilità di comunicazione e quali quelle di gestione del tempo e sono importantissime per le aziende che adottano precisi modelli di business e di organizzazione interna.
I benefici delle soft skills
Le soft skills sono utili per tutti i tipi di posizioni, dai lavori entry-level ai ruoli dirigenziali. Permettono di comunicare efficacemente con i colleghi, di costruire relazioni e di dimostrare intelligenza emotiva sul posto di lavoro. Per questo motivo, i datori di lavoro hanno riconosciuto le soft skills come una componente essenziale del successo in qualsiasi ruolo
Ad esempio, la risoluzione dei problemi è un'abilità fondamentale per qualsiasi lavoro. Comporta l'uso della logica, della creatività e del pensiero critico per risolvere i problemi in modo efficiente. Altre soft skills comuni sono le qualità di leadership, come le tecniche decisionali e di negoziazione; le capacità di comunicazione, come l'ascolto attivo; e gli attributi organizzativi, come la gestione del tempo o il multitasking. Avere forti soft skills può renderla più competitiva quando si candida per un lavoro, dal momento che i datori di lavoro danno molta importanza a queste capacità
Svilupparle a dovere
Non è mai troppo tardi per sviluppare le soft skills! Ci sono molti modi in cui può lavorare per migliorare le proprie capacità interpersonali, a seconda degli interessi e delle esigenze attuali. Seguire corsi o workshop relativi alla comunicazione e alla leadership può essere utile per affinare questo tipo di qualità, mentre gli eventi di networking sono ottimi per incontrare persone che possono fornire indicazioni o consigli sullo sviluppo delle relazioni professionali. Inoltre, i corsi online possono fornire preziose indicazioni sulle strategie efficaci per lavorare con i team o gestire con successo i progetti.
Esistono dei corsi per le soft skills?
Sì, esistono numerosi corsi specifici per lo sviluppo delle soft skills. Questi corsi possono essere offerti da università, istituti di formazione professionale, organizzazioni non profit e anche da piattaforme di e-learning online. Alcuni dei principali argomenti trattati possono includere la comunicazione efficace, il problem solving, il lavoro di squadra, la leadership, la gestione del tempo, l'adattabilità, e l'etica del lavoro.
Ad esempio:
- Coursera: Questa piattaforma di e-learning offre una varietà di corsi di soft skills, molti dei quali sono offerti da università di prestigio. I corsi includono argomenti come la comunicazione efficace, il pensiero critico, il problem solving e la leadership.
- Udemy: Udemy è un'altra piattaforma di e-learning che offre una vasta gamma di corsi di soft skills. I corsi sono solitamente meno accademici e più orientati alla pratica rispetto a quelli offerti su Coursera.
- LinkedIn Learning: Questa piattaforma offre una serie di corsi video su una varietà di soft skills, tra cui la gestione del tempo, l'efficacia personale, la comunicazione e la leadership.
- EdX: Come Coursera, edX collabora con università di tutto il mondo per offrire corsi online, molti dei quali coprono le soft skills.
- Istituti di formazione professionale e aziendale: Molti istituti di formazione professionale e aziendale offrono corsi personalizzati per lo sviluppo delle soft skills. Questi corsi possono essere specificamente adattati alle esigenze di un'organizzazione o di un'industria particolare.
Ricorda, la chiave per sviluppare efficacemente le soft skills è la pratica. Molti corsi includeranno esercizi pratici, simulazioni, giochi di ruolo e altre attività per aiutare a consolidare le competenze apprese.
Perché sono così importanti?
Di norma si ritiene che le soft skills siano meno importanti delle hard skills, ovvero dell’insieme di competenze acquisite per svolgere un particolare lavoro. Quest’affermazione è inesatta perché stiamo andando sempre di più verso un mondo nel quale le competenze tecniche avranno una data di scadenza sempre inferiore.
Essere dei leader è importante nella propria professione?
Per gestire le sfide della vita quotidiana, abbiamo bisogno di sviluppare migliori capacità di leadership: la leadership offre infatti nuove opportunità di lavoro e di reddito, consente di dare il giusto esempio, di dipendere solo dalle proprie capacità, di disporre di una logica propria e di non seguire la folla.
Quanto sopra non significa che i leader siano una sorta di elite intoccabile. I leader non sono affatto egoisti e sono molto flessibili e ben disposti con ogni persona. Hanno una grande disciplina e vogliono ispirare gli altri a seguire lo stesso percorso.
Insomma, come ci ricorda un sito internet leader in questo ambito, come Efficacemente.com, si tratta di capacità e qualità davvero importanti nella nostra vita quotidiana. E poichè il nostro futuro e il nostro successo dipendono da come investiamo denaro e tempo giorno dopo giorno, farlo per sviluppare la giusta leadership pare essere un vero e proprio must.
Peraltro, guai a pensare che leader si nasca e che dunque non si possa fare niente per poter stimolare queste capacità. Anzi, è lecito affermare che tutti hanno capacità di leadership, ma non tutti usano queste abilità!
Pensa alla leadership come a una sorta di convinzione che suggerisce che si può e si deve fare una determinata cosa, una passione verso percorsi non garantiti, verso buone abitudini, un senso di responsabilità nel lavoro e tanto altro.
Le aziende e le attività imprenditoriali verso nuove vette
Chiarito ciò, come interrogato dal titolo del nostro post, la leadership è fondamentale nella vita professionale. Le capacità di leadership portano le aziende e le attività imprenditoriali verso nuove vette, perché i leader creano una visione illuminata, e permettono di vedere le cose in modo diverso.
I leader hanno un atteggiamento positivo, pensano ciò che è possibile e non pensano che non sia possibile! Trovano strade e soluzioni che permettano a tutta la propria attività di imboccare la strada giusta.
Nel concreto, i leader possono creare e commercializzare nuovi prodotti che aiutano gli altri a ridurre i costi di gestione del business. Si preoccupano del denaro e del tempo che le persone spendono per la loro attività, aiutano a dare priorità ai contatti e ai compiti in base alla loro importanza.
Soprattutto nelle piccole imprese, poi, le capacità di leadership sono essenziali. In queste attività di più ridotte dimensioni è infatti fondamentale sviluppare un nuovo modello di pensiero, in cui non solo i può imparare celermente dai propri errori, ma anche da altri imprenditori, da concorrenti, da partner e dai loro errori.
Un riflesso dell’importanza della leadership si genera poi nella gestione del personale. Per mantenere il personale motivato a fornire i migliori servizi e prodotti alla clientela, infatti, la leadership è essenziale. Quando le imprese si trovano in situazioni difficili, infatti, i leader si assumono tutti i rischi e offrono ai collaboratori del proprio team l'opportunità di seguire un percorso risolutivo.
Se desideri trovare la tua direzione lavorativa, ti suggeriamo di esplorare tutte le strade possibili. A tal fine, offriamo risorse informative come articoli sulla procedura per ottenere la licenza per tabacchi e sul funzionamento di "Bacheca Lavoro di Trento".
L'ambiente di lavoro
Lo stesso riflesso positivo può estendersi altresì in ambito organizzativo più lato. L'ambiente di lavoro di oggi è pieno di stress e tensioni, che influenza le persone ad essere meno produttive. In tale organizzazione la leadership gioca un grande ruolo, in cui è possibile costruire una efficace cultura di crescita.
La leadership diventa pertanto importante per creare un ambiente di lavoro eccellente, che possa aiutare i colleghi a connettersi con gli altri per condividere le idee, aiutando pertanto le aziende a crescere rapidamente. Le posizioni di leadership incoraggiano a diventare impavidi e sicuri delle proprie capacità, trasmettendo in tutta l’organizzazione il coraggio e la fiducia necessari per ottenere i migliori risultati.
Insomma, caratteristiche di vantaggio delle quali è evidentemente impossibile fare a meno nelle aziende di nuova generazione.
Leadership, tutti gli stili a confronto
Parlare genericamente di leadership è semplice ma a volte può indurre in errore e, soprattutto, generare confusione. Esistono molte maniere di gestire una squadra di lavoro, molto dipende dall’obiettivo, dall’ambiente , dalle competenze necessarie e così via. La mia distinzione, quindi, che dobbiamo fare è tra leader, manager ed esperto. Tre “capi” diversi tra loro che non necessariamente possono essere facilmente interscambiati, poiché ognuno di essi in realtà ha compiti, connotazioni e skill molto specifiche e precise. Cominciamo, quindi, dal manager, probabilmente il tipo di “leader” che conosciamo di già anche in Italia. Sicuramente il manager è colui che, per definizione, elabora un piano di lavoro, adotta decisioni, dà istruzioni al team. Dunque il manager ha sicuramente il controllo dell’azione o della parte amministrativa. Il leader è colui, invece, che si focalizza sul rapporto tra dirigente e sottoposti. Dunque tra le sue caratteristiche fondamentali, come abbiamo visto, c’è la capacità comunicativa e l’empatia. Senza soffermarci troppo su quanto già detto, quindi, andiamo all’esperto.
Quest’ultimo è senza dubbio colui che, grazie alle sue competenze tecniche, garantisce uno standard elevato del lavoro di squadra. In genere l’esperto non ha molte doti di leadership, visto che il suo obiettivo primario è fornire una consulenza da esperto, appunto, su quanto richiesto. Tre figure, dunque, molte diverse tra loro che non per forza devono sussistere. Chiaramente, se il manager e l’esperto hanno a loro volta una leadership efficace i loro risultati saranno ottimizzati e sicuramente maggiori, ma non è detto che questo accada. A ciascuna delle tre figure, infatti, si richiede di adempiere al proprio dovere. In genere, un bravo manager è colui che sa organizzare e tiene perfettamente ogni dettaglio del lavoro sotto controllo, il leader guida e “manovra” il team come necessario affinché il risultato sia quello sperato e, infine, l’esperto aggiunge valore all’azienda e al lavoro di squadra con le proprie competenze specifiche. L’ideale sarebbe che un’azienda si doti di tutte e tre le figure, ciascuna per le proprie caratteristiche e specificità, così da rendere il lavoro in team già efficiente e fluido possibile. Ma non sempre succede, spesso il manager si trova a dover gestire anche una squadra di lavoro da leader e dunque, la capacità di leadership è sempre di fondamentale importanza.
Gestire un team
Leadership 4.0: essere leader nell’era digitale
Oggi le aziende si ritrovano immerse in quello che, il più scientificamente possibile, viene definito “ambiente VUCA” dove “VUCA” sta per: Vulnerability (vulnerabilità), Uncertainty (incertezza), Complexity (complessità) e Ambiguity (ambiguità); caratteristiche che, concorderete con noi, caratterizzano ormai ogni ambiente, lavorativo e non.
Questi elementi non fanno altro che creare tensione dettata da cambiamenti sempre più intensi e rapidi che finiscono per mettere alla prova tutti quanti oltre che la competitività dell’azienda.
Un secondo aspetto molto importante, oltre all’ambiente generale, sono le persone che fanno parte dell’aziende, ad oggi diverse rispetto al passato.
La generazione attuale, quella dei “Millennials” (definizione di Simon Sinek), richiedono una maggiore attenzione perché appaiono più difficili da gestire per via delle numerose opportunità che possiedono e per via della facilità con cui hanno raggiunto gran parte degli obiettivi anche se con il minimo sforzo, sono spesso narcisisti, risultano poco resilienti e tendono ad arrendersi facilmente.
Un terzo aspetto cui vale la pena prestare attenzione è quello della velocità dell’intera organizzazione ad adattarsi ai cambiamenti che spesso risulta inferiore alla velocità con cui cresce la tecnologia.
Il quarto ed ultimo aspetto che secondo noi occorre considerare è che spesso le aziende vivono in una situazione di non-definizione di una vera strategia, negli ultimi anni è emerso che nove aziende su dieci non raggiungono gli obiettivi strategici, che meno del 10% delle aziende hanno una strategia formulata correttamente e che soltanto il 25% dei manager hanno obiettivi legati alla strategia.
Quanto detto fino ad ora serve per darvi, in linea generale, l’idea dell’ambiente lavorativo attuale e di cosa le aziende attualmente si occupano, in maniera tale da permettervi di comprendere cosa sia la leadership 4.0 all’interno di questo quadro descritto.
La leadership 4.0, come è facilmente intuibile, rappresenta la capacità da parte del leader di gestire al meglio tutti questi aspetti ed il miglior modo per farlo è prima imparare ad essere un leader.
Ecco quelle che, secondo noi e non solo, sono le caratteristiche che definiscono i leader odierni:
- Responsabilizzare le persone, è importante che egli sappia essere un coach e che sappia ascoltare, fare domande e dare feedback;
- Creare la giusta tensione per stimolare al massimo la creatività;
- Creare una visione di insieme e allineare gli obiettivi.
Consigli per cercare lavoro
Quindi, quando andiamo alla ricerca di un impiego dobbiamo innanzitutto leggere bene l’annuncio, cercando di capire effettivamente cosa cerca l’azienda a livello di competenze tecniche e professionali. Successivamente, cercheremo altre informazioni che potremmo definire “collaterali”, ovvero relative al modo di lavorare dell’azienda e all’organizzazione interna.
Questa doppia ricerca ci servirà per capire quale sia il profilo del luogo di lavoro e ci darà alcuni indizi per capire se sia o meno una realtà adatta a noi. Cercare lavoro oggi non coincide più con acciuffare la prima soluzione che ci si presenta davanti perché dobbiamo considerare che questa attività impegna gran parte del nostro tempo. Ecco perché non bisogna avere fretta o ansia di dimostrare ciò che non siamo, ma prenderci tutto il tempo che ci serve per farci conoscere e conoscere l’azienda e, poi, eventualmente, passare sul piano delle proposte.
Conclusioni
In sintesi, possedere forti soft skills è fondamentale per raggiungere il successo sul posto di lavoro. Dalle capacità di risolvere i problemi alle tecniche di comunicazione, questi attributi danno un vantaggio per competere per il lavoro e le promozioni, quindi è utile investire un po' di tempo per affinarli! Che si tratti di workshop o di corsi online, ci sono molte risorse disponibili che possono aiutare a dotarsi delle conoscenze necessarie per padroneggiare tutti i tipi di situazioni interpersonali sul lavoro.