Il recupero contributi previdenziali può essere richiesto anche per lavori in altri paesi e può avvenire solo nei casi in cui non ci sia stata la prescrizione che varia a seconda di chi la richiede; è di 5 anni se la denuncia del mancato versamento è opera del datore di lavoro, di 10 anno se sono i lavoratori.
Il recupero dei tributi prevede inoltre il versamento di una somma di denaro all'Inps calcolata in base:
Il sistema previdenziale italiano prevede che ai fini pensionistici sia possibile coprire, mediante i contributi da riscatto, a proprie spese, dei periodi di studio, lavoro, inattività non soggetti a obbligo assicurativo.
Dopo aver fatto richiesta all'Ente di previdenza, sarà pervenuto a casa un bollettino con la somma da pagare in un'unica soluzione entro 60 giorni o in più rate.
Affinché si possano riscattare gli anni della laurea, occorre questa sia già stata conseguita prima dell'invio della domanda all'Inps e che non sia stato accreditato nessun altro contributo presso altri fondi pensionistici.
I tipi di laurea riscattabili sono:
Dal 12 luglio 1997, è possibile riscattare due o più corsi di laurea conseguiti anche prima di questa data. Dal 2008, infine, è possibile procedere anche per i soggetti che non sono mai stati iscritti ad alcun fondo di previdenza.
L'ammontare dell'onore da pagare dipende innanzitutto dalla data di conseguimento della laurea – che determina, peraltro, se verrà utilizzato il sistema retributivo o contributivo – e, in secondo luogo dall'età del cittadino, dal sesso e dalle ultime retribuzioni.
Per le lauree conseguite prima del 1996, il sistema di riferimento sarà quello retributivo: da quell'anno in poi, si sbloccherà il contributivo.
Per calcolare l'ammontare, si utilizza l'aliquota relativa agli anni in questione e si applica alle entrate relative ai 12 mesi meno remoti rispetto la data della domanda.
L'Italia ha stipulato convenzioni bilaterali in materia contributiva con numerosi paesi: se un cittadino italiano svolge regolare attività in uno di questi stati, i contributi possono essere facilmente fatti valere per via di tali accordi.
Se l'attività, invece, avviene in paesi diversi è necessario chiederne il riscatto.
È possibile far domanda per i contributi da riscatto per l'intero ammontare di tale lavorativo per tutti i cittadini di nazionalità italiana.
Il metodo di calcolo è del tutto simile a quello relativo agli anni di laurea.
È possibile, infine, riscattare a titolo oneroso i contributi relativi a periodi quali:
Anche qui, l'ammontare dell'onere dipende da numerosi fattori e dal tipo di attività svolta. Per maggiori informazioni, si rimanda al Portale Inps relativo ai Contributi.
Per i fini pensionistici, i contributi da riscatto, assumono lo stesso valore che ha la contribuzione obbligatoria. Per questo motivo può essere usata per la misura e per il diritto di tutte quelle prestazioni che vengono erogate dalle assicurazioni generali obbligatorie e dai suoi fondi esclusivi o sostitutivi. Quindi ha valore anche per il perfezionamento di tutti i requisiti contributivi che necessitano per la pensione anticipata e per il requisito contributivo di vent’anni utile per l’accesso alla tradizionale pensione di vecchiaia. Infine, grazia ad essa si può accedere al perfezionamento di quei requisiti immancabili per usufruire delle prestazioni previdenziali per il lavoratore iscritto al sistema contributivo.
Pertanto con il riscatto, il lavoratore può ottenere un aumento sulla pensione e, in base al proprio caso, un valido anticipo sull’età pensionabile. Ovviamente, il singolo lavoratore, deve valutare la propria convenienza analizzando i vantaggi offerti dalla copertura contributiva ma, anche, i relativi costi.
Il calcolo dell’onere dei riscatti varia in base alla collocazione temporale dei fatti; infatti, tutti i riscatti prima del 1996 si calcolano mediante il sistema della riserva matematica, quelli successivi al 2011, invece, si determinano tramite il sistema detto “dell’aliquota percentuale”. Durante la valutazione di tale calcolo, è necessario considerare che, dal 2011, la legge permette la deducibilità dell’intero costo del riscatto dal reddito complessivo e che, il versamento di questa operazione si può anche rateizzare in 120 rate a scadenza mensile privi dell’aggiunta di qualsiasi interesse.
La richiesta di riscatto può essere presentata da:
Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.