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Oggi diamo uno sguardo alle mansioni della Receptionist. Il ruolo del personale della receptionist, che rientra nei lavori di front office, è fondamentale perché sono i primi ad accogliere i clienti.

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Indipendentemente che si tratti di un hotel di lusso o di un bed and breakfast, il receptionist rappresenta la prima immagine della struttura ricettiva.

Requisiti per ricoprire questo ruolo

Tra i requisiti fondamentali del lavoro di questo genere, rivolto ad una clientela varia, vi sono: un’ottima capacità di comunicazione e la predisposizione al rapporto con il pubblico. Altre competenze richieste a coloro che si candidano ad un ruolo del genere sono:

  • facilità di comunicazione e predisposizione ai rapporti interpersonali,
  • capacità di ascoltare,
  • cortesia, pazienza e diplomazia,
  • capacità di lavorare in team.

Ulteriori competenze richieste per il lavoro di receptionist sono:

  • la conoscenza di lingue straniere,
  • un buon uso del PC.

Di solito la formazione di chi si propone per questo mestiere consiste nel possedere un diploma degli istituti o dalle scuole alberghiere o da istituti di ragioneria o di istituti tecnici per il turismo

Come accaparrarsi questo lavoro

Immagine usata nell'articolo Mansioni della Receptionist: accoglienza e professionalità

Abbiamo sottolineato quelle che sono le caratteristiche fondamentali per chi vuole ricoprire questo ruolo all'interno di una struttura di accoglienza. Per quanto riguarda i possibili studi da effettuare per poter diventare senza difficoltà un buon receptionist, vanno considerati senza dubbio i corsi di tipo professionale legati al turismo o istituti alberghieri.
In parallelo sarà necessario seguire corsi di lingua: inglese in particolare, ma poi a seconda delle zone sarà importante conoscere anche francese (per chi si trova in zone di confine come Piemonte, Val D'Aosta e Svizzera) e tedesco (non solo al confine, ma anche in regioni come Toscana, Emilia Romagna, Veneto e Marche, in cui ogni anno affluiscono migliaia di turisti provenienti da quelle paese).

Le scuole che meglio preparano ad avere un approccio professionale sono i Licei linguistici, gli istituti Turistici, Ragioneria e altri corsi privati che offrono formazione attraverso enti convenzionati con la Provincia o con la Regione. Non è necessario, anche se sicuramente farà più curriculum, completare un percorso attraverso studi di tipo universitario, come lauree triennali in ambito economico o linguistico.

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Mansioni e profili diversi

Oltre ad essere addetti al ricevimento per strutture di tipo turistico, si può diventare addetti alla recezione per aziende (immaginate il classico personaggio che trovate all'ingresso e verifica le vostre generalità consegnando eventuali badge e materiali informativi) oppure in caso di eventi e congressi.

Ecco dunque che da una parte avremo un profilo più importato verso la gestione della struttura, la verifica delle prenotazioni, l'entrata e l'uscita dei clienti e i pagamenti. Nelle aziende, i receptionist si occupano soltanto di accogliere i visitatori, i fornitori o altri clienti, e raramente dovranno avere competenze di tipo economiche per ricevere o effettuare pagamenti, a parte i casi ad esempio di corrieri espressi o fornitori di materiali per l'azienda stessa.

Quante lingue deve conoscere questo professionista?

Quello della receptionist è da considerarsi un lavoro nel settore turistico, un comparto in grande espansione dove la richiesta di nuovi professionisti è sempre maggiore. Ecco perché occorre conoscere molto bene le lingue per poter lavorare come receptionist. Pensiamo a un cliente da accogliere o a un potenziale cliente che chiama in hotel per informazioni su un’eventuale prenotazione.

Insomma, come receptionist dobbiamo essere sempre pronte a dare indicazioni e supporto in molte lingue oltre all’italiano. Ma quali lingue straniere sarà meglio conoscere? Ce ne sono alcune più necessarie di altre, cerchiamo di scoprire quali sono. La lingua fondamentale da conoscere quasi come la lingua madre è senza dubbio l’inglese, che va parlato e compreso in modo pressoché perfetto.

Se quindi pensiamo che il nostro livello non sia così eccezionale, sarà opportuno seguire un corso di inglese con un professore madrelingua, così da recuperare prima del colloquio. Tuttavia, non possiamo di certo fermarci all’inglese. Per lavorare come receptionist in Italia, ad esempio, sarà meglio conoscere anche il tedesco, il francese e lo spagnolo. Per ulteriori lingue, molto dipende dal settore specifico in cui vogliamo lavorare. Pensiamo, ad esempio, al cinese o all’arabo: due lingue oggi ritenute molto importanti, specialmente in alcune grandi città. A Roma, per esempio, se volessimo candidarci come receptionist in un albergo di standard elevato, il cinese e l’arabo potrebbero essere la chiave di volta per avere successo al colloquio. I cinesi e gli arabi, infatti, abbondano ormai nelle principali città italiane, sia per motivi prettamente turistici che di business.

La Cina, ad esempio, sta affrontando un boom economico importante e ci sono sempre più cinesi che viaggiano in Italia e nel mondo per piacere, cultura o lavoro. Ma, come dicevamo, anche il russo o l’arabo possono essere delle scelte vincente. Il russo si inserisce perfettamente nel settore lusso, quindi ci consentirebbe di lavorare in alberghi di categoria elevata e sarebbe comunque una nota molto positiva nel nostro curriculum.

Anche l’arabo, soprattutto oggi, è una lingua strategica da conoscere. Quindi, il consiglio fondamentale è di informarci sulla tipologia di struttura che ha bisogno di una receptionist, così da poterci fare un’idea di cosa valorizzare al momento della candidatura e, magari, del colloquio di lavoro. Di sicuro, più lingue conosciamo e più chance abbiamo di essere scelti come receptionist, quindi teniamolo sempre bene a mente.

Che percorso formativo devo affrontare se il mio sogno è lavorare nel settore turistico?

Per intraprendere una carriera nel settore turistico, un percorso formativo ben strutturato e mirato è fondamentale. Questo settore, estremamente variegato e dinamico, offre molteplici opportunità professionali, dalle agenzie di viaggio agli alberghi, dalla gestione di eventi al marketing turistico. Ecco una guida passo dopo passo per orientarsi nella formazione necessaria per lavorare nel turismo.

1. Formazione Base

La formazione nel settore turistico può iniziare già dopo il diploma di scuola secondaria superiore. Esistono diversi indirizzi che possono fornire una buona base, tra cui:

  • Istituti Tecnici per il Turismo: offrono una preparazione specifica sulle dinamiche del settore turistico, economia, lingue straniere, e diritto del turismo.
  • Licei Linguistici: ideali per chi vuole puntare sulle competenze linguistiche, fondamentali nel settore turistico.

2. Laurea

Per chi mira a posizioni di maggior rilievo o a una comprensione più approfondita del settore, una laurea è il passo successivo consigliato. Le opzioni includono:

  • Laurea in Scienze del Turismo: copre aspetti come la gestione del turismo, economia, marketing turistico, e pianificazione del territorio.
  • Laurea in Economia e Gestione del Turismo: si concentra sugli aspetti economici e manageriali del settore.
  • Lauree in Lingue e Letterature Straniere: utili per chi punta a carriere internazionali nel turismo.

3. Master e Corsi di Specializzazione

Dopo la laurea, o in alternativa, è possibile seguire master o corsi di specializzazione per acquisire competenze specifiche in aree come:

  • Gestione degli Eventi: per chi si interessa dell'organizzazione di eventi turistici.
  • Marketing e Comunicazione Turistica: fondamentali per promuovere destinazioni e servizi turistici.
  • Hospitality Management: per entrare nel mondo della gestione alberghiera e della ristorazione.

4. Esperienza Pratica

L'esperienza sul campo è cruciale. Stage, tirocini, e lavori stagionali nel settore turistico possono fornire una preziosa esperienza pratica e aiutare a costruire una rete di contatti professionali.

5. Competenze Linguistiche

La conoscenza di più lingue è un asset fondamentale nel turismo. Oltre all'inglese, l'apprendimento di altre lingue straniere può aprire ulteriori opportunità professionali.

6. Competenze Digitali

Nell'era digitale, la conoscenza degli strumenti informatici specifici per il turismo, come i sistemi di prenotazione online e il marketing digitale, è essenziale.

7. soft skills

Capacità come il problem solving, l'orientamento al cliente, la flessibilità e le abilità comunicative sono fondamentali in tutti i ruoli del settore turistico.

Il percorso formativo ideale nel settore turistico varia a seconda degli interessi e degli obiettivi professionali specifici di ciascuno. L'importante è costruire una solida base di conoscenze teoriche, abbinata a esperienze pratiche e allo sviluppo di una vasta gamma di competenze trasversali. Mantenersi sempre aggiornati sulle tendenze del settore e sulle nuove tecnologie è inoltre cruciale per chi aspira a una carriera di successo nel turismo.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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