La figura dell'operaio è una delle quattro tipologie di lavoro subordinato insieme al ruolo di quadri, dirigenti e impiegati. La caratteristica principale di questa categoria è quella di essere legata allo svolgimento di mansioni di tipo manuale o tecnico.
Vedremo, nell'articolo che segue, quali siano le qualità richieste per il lavoro di operai e quali siano le norme che regolano questa occupazione.
Le mansioni di chi lavora manualmente
Mentre l'impiegato collabora nell'azienda sopratutto con mansioni di tipo intellettuale e attività che si svolgono negli uffici dell'impresa, gli operai al contrario svolgono mansioni di tipo pratico legate al processo produttivo.
Le tipologie di lavoro degli operai
Il lavoro degli operai si differenzia in varie tipologie, in base a quanto fissato dai Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro.
Basandosi sul grado e la tipologia di preparazione tecnica del lavoro di operai, si hanno pertanto:
- operai comuni,
- operai qualificati,
- operai specializzati.
Il capo reparto degli operai
Per alcune tipologie di contrattazione collettiva esiste anche la figura dell'operaio intermedio, detto anche caporeparto, capo cantiere o capo officina, che controlla e gestisce il lavoro di operai ed ha una maggiore responsabilità.
Le caratteristiche richieste agli operai
Le peculiarità del lavoro di operai sono principalmente le seguenti:
- non è richiesta una formazione articolata e complessa;
- l'apprendimento avviene solitamente sul luogo di lavoro;
- si timbra il cartellino per vedersi pagate le ore “effettive” di lavoro;
- la retribuzione è più bassa di quella prevista per gli impiegata;
- le mansioni richiedono a volte un buono stato di salute fisica e possono essere faticose.
Gli operai e i contratti a tempo determinato
Con la nascita dei contratti a tempo determinato, molti soggetti che svolgono il lavoro di operai sono stati assunti con tale tipo di contratto.
Per quanto questo sistema consenta di trovare un'occupazione in tempi più rapidi, è altrettanto vero che si corre il rischio di perdere l'impiego con altrettanta facilità; questo ha portato i sindacati a richiedere norme sempre più rigorose che disciplinino più equamente la materia.
I Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro
Il lavoro degli operai è tutelato dai CCNL e dai sindacati che cercano di garantire i diritti della categoria, trattando con imprenditori e Stato circa i salari, le norme di sicurezza e eventuali benefit.
Questi Contratti Collettivi garantiscono la tutela dei dipendenti per mezzo di una disciplina che vincoli le imprese che operano su tutto il suolo nazionale a adottare una sola linea di condotta.
I problemi: le morti bianche
Purtroppo questo mondo è spesso colpito dalle morti sul posto di lavoro. Quante volte abbiamo sentito sui telegiornali o abbiamo letto notizie sulla stampa quotidiana di persone decedute mentre stavano lavorando? Si parla delle cosiddette morti bianche, tema affrontato più volte da istituzioni, ministri e arrivate addirittura a fare parte di un discorso di Sua Santità Papa Francesco. Oltre che questo triste fenomeno si verifica da Nord a Sud Italia, addirittura si deve registrare un andamento negativo su questo fronte, come testimoniano alcuni dati del giugno 2014 secondo i quali i morti sono aumentati rispetto al mese precedente in alcune Regioni come Lombardia o Emilia Romagna. Ma anche Sicilia, Veneto, Lazio e Piemonte hanno una situazione negativa. Passando dalle Regioni alle città, troviamo al primo posto Roma seguita da Milano e Torino. La maggior parte degli incidenti sul lavoro avvengono nel settore delle costruzioni e nelle attività manifatturiere. Una situazione così drammatica richiederebbe lo sforzo imminente e rapido delle istituzioni per far fronte a un quadro intollerabile: è inaccettabile infatti che in Italia, oltre che si ha difficoltà a trovare occupazione, si debba morire semplicemente perchè si fa il proprio lavoro. Urgono interventi urgenti per risolvere la questione in tempi rapidissimi. Gli ultimi dati infatti non ammettono altri rinvii.
I problemi: la crisi economica
Spesso sono proprio gli operai a pagare la crisi economica con il licenziamento o la messa in mobilità. Questo viene spiegato dalle tante aziende, soprattutto piccole e medie imprese, che non riescono più ad andare costringendo a licenziare il personale che si ritrova in mezzo a una strada con tutte le conseguenze del caso, come il mantenimento della famiglia o il pagamento di bollette e mutui. Il prezzo più alto viene quindi fatto pagare a questi lavoratori che si trovano a dover combattere contro un nemico più grande di loro: dall’inizio della crisi infatti il numero delle imprese che hanno abbassato la saracinesca si è alzato vertiginosamente e anche in questo caso serve una politica governativa efficace per evitare queste chiusure e fare in modo che gli operai mantengano il proprio posto di lavoro. Storie di licenziamenti, gente mandata a casa, cassa integrazione sono all’ordine del giorno. E’ arrivato il momento di non dover far pagare tutto alla classe operaia, che ha la sua dignità da difendere.